Principale Arte, Cultura & Società A Genzano di Lucania il presidente regionale della Croce Nera Austriaca

A Genzano di Lucania il presidente regionale della Croce Nera Austriaca

Visita di cortesia del presidente regionale Gen (r.) Johannes Kainzbauer della Croce Nera Austriaca per ricordare i prigionieri austro-ungarici morti a Genzano di Lucania durante il 1. conflitto mondiale 1915-18 REDAZIONE ALTAMURA - ALTA MURGIA

Da sinisrtra: avv. Rocco Di Bono; Sig.ra Anna Emanuela Kainzbauer; Assessore Angela Ertico; Gen. Johannes Kainzbauer

Si riannodano i fili tra la Croce Nera Austriaca e il Comune di Genzano di Lucania per ricordare gli oltre 200 soldati austro-ungarici morti di “spagnola” durante la loro prigionia nel 1915-18 nel territorio genzanese.

Il presidente regionale Gen. (r.) Kohannes Kainzbauer ha fatto visita a Genzano di Lucania martedì 5 marzo 2024 accompagnato dalla sua  gentilissima consorte e dal Delegato territoriale della Croce Nera Austriaca, dott. Giovanni Mercadante, giornalista e scrittore di Altamura.

La delegazione è stata accolta  dall’Assessore dott.ssa Angela Ertico, in rappresentanza della sindaca Viviana Cervellino, impegnata per altri  affari istituzionali.

Già nel 2017 G. Mercadante, grazie al suo gancio avv. Rocco Di Bono, autore del libro “Dal Bradano al Piave”, promosse un incontro col sindaco di allora, prof. Rocco Cancellara, allo scopo di allacciare un rapporto di fraterna amicizia e magari in un secondo momento innalzare un monumento a ricordo di quella triste vicenda.

Da sinistra: Rocco Di Bono; Giovanni Mercadante; Anna Emanuela Kainzbauer; Gen. J. Kainzbauer; Nicola Menchise; Vito Di Stasi

Purtroppo la pandemia da covid-19 ha frenato ogni iniziativa. Da qui la ripartenza.

Sono stati mostrati all’illustre ospite austriaco i registri dei morti dove furono registrati i nominativi dei soldati morti in quel periodo.

Insomma, è ferma intenzione dell’attuale Amministrazione di procedere con un protocollo d’intesa con l’Organismo austriaco  per ricordare gli sfortunati soldati che non fecero più ritorno nella loro madre Patria e i loro corpi furono tumulati nel cimitero locale.

Col Presidente dell’Associazione SS. Annunziata, arch. Nicola Menchise, è stato possibile visitare il chiostro e i locali dell’ex monastero,  dove furono alloggiati provvisoriamente i prigionieri austriaci, per poi essere trasferiti in altre strutture locali, come il Castello di Monteserico, dove furono impiegati in agricoltura come lavoratori generici.

  

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