Principale Arte, Cultura & Società Internet e relazioni amorose…

Internet e relazioni amorose…

Internet e relazioni amorose…

di Davide Morelli
Un tempo le persone sul lavoro fantasticavano su ciò che avrebbero fatto nel tempo libero, mentre nel tempo libero stavano spesso a rimuginare sui maltrattamenti subiti sul lavoro. Oggi abbiamo una nuova dislocazione, talvolta basata sulla contrapposizione tra reale e virtuale. Ho scritto “talvolta” perché in molti casi abbiamo una corrispondenza quasi biunivoca per molte ore del giorno tra reale e virtuale. Oggi viviamo in una realtà molto più asociale di un tempo. Si pensi al fenomeno dei rave party, in cui i giovani si ritrovano, dopo aver fatto centinaia o addirittura migliaia di chilometri. Anche qui il tam tam nasce dal web. Alla fine finiscono per passare il tempo a drogarsi, a sballarsi e a ballare al ritmo forsennato della musica Techno. Non ho ancora capito se prima è nata questa musica e poi l’ectasy oppure viceversa. Attualmente nei rave va di moda anche l’assunzione di ketamina, una droga molto nociva che può causare gravi danni neurologici. Chiaramente ciò è la punta dell’iceberg, ma è la dimostrazione che non solo il lavoro è alienante, la disoccupazione è alienante, ma ormai anche il tempo libero. Il fenomeno del rave party è solo un caso eclatante, ma lo sballo giovanile alienante avviene ormai dappertutto, alle feste private, in discoteca, nel pub, nelle strade, nelle piazze delle città. Oppure si pensi alle coppie, alle famiglie, agli amici seduti al ristorante tutti intenti a smanettare, a spippolare con i telefonini. Non si parlano. Sono fisicamente nel ristorante ma mentalmente sono altrove, persi in un mondo virtuale. Talvolta l’importante non è vivere un evento (una cena, un concerto) ma raccontarlo, postarlo sui social media per raccogliere like, che danno piccole scariche di dopamina. Ma ciò non è una rinuncia a vivere pienamente il presente, il mondo reale che ha dei piaceri molto più intensi e gratificanti di Internet? Il web è il surrogato della realtà o forse addirittura un altro mondo in cui rifugiarsi ed evadere. Il mondo reale da un certo punto di vista è più limitante e più selettivo. Nella società occidentale le persone vengono giudicate in base all’aspetto fisico, al reddito, all’abbigliamento, agli status symbol. Le persone sono sempre più esigenti. Cercano partner belli, affascinanti, ricchi. Anche tra le lenzuola si è sempre più esigenti in termini di prestazione. Alcune persone poi si lasciano sopraffare dalla timidezza. Ecco allora che cercano amicizie e l’anima gemella sui social, in cui si viene comunque considerati se si mette una foto. Siamo punto e a capo. Non si può mettere una foto che non corrisponde al vero. Prima o poi sui social si viene scoperti perché dall’altra parte ci sono persone reali in carne ed ossa. Questo non basta ad alcuni. Ecco quindi che si catapultano nei siti di dating ed incontri. Ma i siti seri sono pochi: Tinder, Badoo, Meetic. Spesso molti uomini finiscono in siti farlocchi, dove nessuna ragazza è certificata. Spesso queste presunte donzelle molto giovani ed avvenenti vi chiedono di chattare con loro ma per farlo bisogna abbonarsi o comunque pagare. La cosa che salta subito all’occhio è che appena iscritti a questi siti farlocchi sono molte le belle ragazze che vi inviano messaggi. Molti ci cascano. I messaggi sono subito diretti, espliciti. Ovviamente bisogna fermarsi qui. Bisogna individuare che è un raggiro e annullare l’iscrizione. Ma la solitudine e l’incomunicabilità sono delle brutte bestie per taluni. Inoltre molte volte le presunte ragazze danno l’indirizzo del loro sito personale per stare in webcam con loro. Naturalmente anche per questo bisogna pagare con carte di credito e il rischio di subire delle truffe è elevato. Spesso i filmati sono registrati, non c’è nessuna diretta e probabilmente nessuna ragazza disponibile. Spesso il vostro interlocutore è un tipo barbuto residente nell’altra parte del mondo. Non ho sperimentato tutto ciò ma sul web ho fatto ricerche e ho trovato testimonianze di uomini messi di mezzo. È sempre più frequente il Catfish, dal titolo di una celebre trasmissione andata in onda su Mtv, dove i malcapitati si erano fatti ingannare da persone, che avevano usato profili falsi, che erano qui di dei fake. Insomma non si sa mai chi può trovarsi dall’altra parte dello schermo e per questa ragione ci vuole molta cautela. Anche le donne sole possono essere vittime di truffe. In questi casi si tratta di romance scam. Di solito si lasciano ingannare da uomini più giovani ed aitanti, che estorcono loro denaro, cifre molto importanti. Alcune donne si rovinano economicamente. Sarebbe molto meglio allora rivolgersi ad una agenzia matrimoniale! Alcune persone, di solito giovani ma mai generalizzare, fanno sesso virtuale, usano webcam, fanno sexting, vanno nelle chat erotiche. Nelle chat ognuno può essere chi vuole, è molto diffuso il role playing, ognuno può dare sfogo alle sue subpersonalità. Oggi viene da chiedersi se l’uomo contemporaneo non è capace di vivere concretamente l’esperienza. Però sorge subito spontaneo un altro interrogativo cruciale: cosa è veramente l’esperienza? Può essere qualcosa soltanto mentale? Non è forse un bene che il PC sia una protesi del nostro cervello, che espanda i limiti della nostra coscienza e travalichi i confini/limiti fisici? Benvenuti nell’era del cyberspazio! Ormai siamo diventati come i Neuromanti di Gibson, siamo delle “autostrade di bits e sangue”. È avvenuto da tempo “il passaggio dal mondo degli atomi al mondo dei bits” descritto anni fa da Negroponte. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Internet era solo un esperimento del Dipartimento della Difesa americana. Oggi è di tutti. Oggi bisogna essere interattivi. I computer però, come si può evincere, non sono user friendly, non sono amici. Il web per alcuni aspetti può rivelarsi infernale. Per sapersi relazionare nel web occorre informarsi, aggiornarsi continuamente. Il web cambia continuamente e con esso le sue dinamiche psicologiche. Si pensi solo che l’ottima guida “Psicologia di Internet” di Patricia Wallace ha avuto la prima edizione nel 1999 e l’ultima ristampa nel 2017. Le varie ristampe hanno avuto sempre nel corso degli anni delle modifiche, degli adattamenti e delle aggiunte. Questo dimostra la complessità del fenomeno del web. Va detto però che Internet ha anche dei vantaggi: ognuno può cercare persone con le stesse passioni e gli stessi interessi, si è più disinibiti, si è connessi con il mondo intero e talvolta sembra che non ci sia nessun grado di separazione come cantava Francesca Michielin. Non voglio snocciolare dati e statistiche ma questo è sotto gli occhi di tutti: sempre più coppie si formano dopo essersi conosciute tramite il web. È davvero il caso di dire che galeotto fu Internet e chi l’inventò.

Davide Morelli

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

 

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