Principale Estero La Russia riapre l’ambasciata in Burkina Faso chiusa nel 1992

La Russia riapre l’ambasciata in Burkina Faso chiusa nel 1992

La Russia ha riaperto giovedì 28 dicembre la sua ambasciata in Burkina Faso, quasi 32 anni dopo la rottura tra la nazione dell’Africa occidentale e la potenza mondiale, proprio mentre Ouagadougou ha reciso i legami con l’ex potenza coloniale francese. L’ambasciatore russo in Costa d’Avorio, Alexei Saltykov, ha detto che guiderà la missione in Burkina Faso fino alla nomina del nuovo ambasciatore e ha descritto il Burkina Faso come “un vecchio partner con il quale abbiamo legami solidi e amichevoli”. Il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato l’intenzione di riaprire l’ambasciata durante il vertice Russia-Africa a San Pietroburgo a luglio.

La Russia riapre l’ambasciata in Burkina Faso

Il Burkina Faso è stato teatro di due colpi di stato militari, che hanno spodestato i presidenti sostenuti dall’Occidente, a favore di giunte militari che portano avanti progetti nazionalistici. Da quando è salita al potere nel settembre 2022, la giunta militare al potere ha preso le distanze dalla Francia, suo partner storico. Ha espulso i diplomatici francesi e ha chiuso la base militare francese nel paese e allo stesso tempo, ha rafforzato i legami militari e diplomatici con la Russia. Sotto Putin, la Russia ha fatto un’enorme spinta negli ultimi anni per riconquistare influenza in Africa. All’inizio di dicembre, Burkina Faso e Niger hanno annunciato che si ritireranno da tutti gli organismi dell’associazione regionale G5 Sahel, compresa la forza militare congiunta. Il G5 Sahel comprendeva Mali, Burkina Faso, Niger, Mauritania e Ciad e mirava a combattere il terrorismo nella regione. Tuttavia, l’organizzazione non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi, come sottolineato dalla dichiarazione congiunta rilasciata. La giunta del Mali ha chiamato il gruppo mercenario russo Wagner per aiutare a combattere i militanti ed espellere le truppe francesi. La giunta del Burkina Faso ha negato le accuse, avanzate l’anno scorso dal presidente del Ghana Nana Akufo-Addo, secondo cui anch’essa avrebbe coinvolto Wagner. Il Ministero degli Esteri russo, nell’agosto 2017, ha sottolineato il crescente interesse di Mosca per gli affari africani, rendendo necessario l’istituzione di nuove missioni e un aumento del personale all’interno delle missioni russe esistenti in tutta l’Africa. Il Ministero ha espresso apertura al dialogo con i partner stranieri che cercano una cooperazione paritaria e un vantaggio reciproco. Inoltre, Mosca ha promesso di fornire grano gratuitamente al Paese africano, uno dei più poveri del mondo. Mentre in Ottobre, il Burkina Faso ha raggiunto un accordo con la Russia, per costruire una centrale nucleare per migliorare l’approvvigionamento energetico nel paese del Sahel, dove meno di un quarto della popolazione ha accesso all’elettricità. Il mese scorso, la Russia ha inviato una squadra di medici per aiutare il Burkina Faso ad affrontare le epidemie mortali di febbre dengue e chikungunya.

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