Principale Estero Argentina: massicce proteste scuotono il governo di Milei

Argentina: massicce proteste scuotono il governo di Milei

Martedì sono scoppiate massicce proteste nella capitale argentina, Buenos Aires, dopo che il presidente di destra Javier Milei ha tagliato i finanziamenti all’istruzione e agli organismi scientifici. A studenti e professori universitari si sono uniti anche i potenti sindacati del paese e i partiti politici dell’opposizione, movimenti sociali, e organizzazioni per i diritti umani.

Argentina: massicce proteste scuotono il governo di Milei. Perchè?

Centinaia di migliaia di argentini sono scesi nelle strade di Buenos Aires in una marcia antigovernativa contro i tagli al budget delle università pubbliche, la più grande protesta contro le dolorose misure di austerità del presidente Javier Milei. Nel suo tentativo di raggiungere il deficit zero, Milei ha chiuso ministeri, tagliato i fondi dei centri culturali, licenziato i dipendenti statali e tagliato i sussidi nel tentativo di rimettere in sesto l’economia. D’altronde il presidente argentino aveva brandito una motosega durante la sua campagna elettorale per simboleggiare il suo desiderio di decimare la spesa pubblica e ridurre il governo di fronte alle gravi sfide economiche.

Le università rischiano la chiusura

Il sistema educativo in Argentina è considerato uno dei migliori dell’America Latina. Le università pubbliche sono gratuite, con circa 2,2 milioni di persone che studiano nelle istituzioni statali, molti dei quali provengono da altri paesi della regione. Tuttavia, Milei li ha definiti bastioni del socialismo in cui gli studenti vengono “indottrinati”. Nell’ambito della sua politica di austerità, il suo governo ha recentemente tagliato il bilancio delle università pubbliche del 71%. Le università hanno avvertito che potrebbero essere costrette a chiudere e a bloccare centinaia di migliaia di studenti a metà laurea, il che è stato uno shock in un paese che considera un’istruzione universitaria gratuita e di qualità un diritto di nascita. Nel frattempo, l’Argentina sta attualmente soffrendo di uno dei tassi di inflazione più alti al mondo, pari a quasi il 290%.

 

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.