Principale Estero Proteste in Georgia: sale la tensione a Tbilisi

Proteste in Georgia: sale la tensione a Tbilisi

Dopo la reintroduzione del disegno di legge sugli agenti stranieri, le tensioni sono aumentate nel centro di Tbilisi. Le strade sono state invase da migliaia di manifestanti che hanno riempito il centro della città il 28 aprile per protestare contro la cosiddetta legge sugli agenti stranieri sotto lo slogan “Sì all’Europa, no alla legge russa”. La polizia antisommossa è stata schierata per bloccare l’accesso alla piazza antistante il palazzo del parlamento e ha iniziato a spruzzare spray al peperoncino sui manifestanti. Secondo le stime, alle proteste, che sono giunte al dodicesimo giorno, hanno partecipato circa 20.000 persone. L’edificio del Parlamento è stato messo in allerta di sicurezza gialla e l’ingresso dei visitatori è limitato.

Proteste in Georgia: sale la tensione a Tbilisi

Un gran numero di giovani – scolari, studenti, giovani adulti – si sono radunati in Rustaveli Avenue (dove si trova il parlamento georgiano) per diversi giorni consecutivi. I giovani georgiani hanno continuato a manifestare ogni giorno, prestando anche un giuramento solenne per difendere la scelta europea della Georgia. Tuttavia, ciò che era iniziato come una protesta esclusivamente contro la legge sugli agenti stranieri ha ora assunto una dimensione più ampia, con i manifestanti che protestavano anche contro i recenti emendamenti al codice fiscale e una conferenza russa collegata all’FSB tenutasi al Tbilisi Palace Hotel. Per alcuni osservatori, la protesta somiglia a quelle di Kiev prima dell’inizio della rivoluzione EuroMaidan, quando anche i manifestanti ucraini invitarono il governo a perseguire una direzione europea, mentre l’allora presidente Viktor Yanukovich scelse invece di abbandonare un accordo con l’UE e prendere un grosso prestito dalla Russia. La scorsa settimana l’UE ha avvertito il partito al governo Sogno Georgiano che la legge sugli “agenti stranieri” potrebbe bloccare le sue speranze di adesione e il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che chiede il congelamento dei colloqui per l’accesso della Georgia fino a quando la legge sugli agenti stranieri non sarà cancellata dall’agenda. Il ministro degli Esteri Ilya Darchiashvili si trova attualmente a Bruxelles per partecipare ai colloqui sull’allargamento dell’Unione Europea. Secondo quanto riferito, le relazioni della Georgia con l’Unione Europea sono molto tese. Le autorità del paese hanno ricevuto diversi avvertimenti da parte dei leader europei che l’integrazione europea della Georgia è messa a repentaglio dall’intenzione di adottare la legge sugli agenti stranieri.

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