Secondo le stime interne del bilancio complessivo dell’Unione europea, l’adesione dell’Ucraina darà diritto al Paese di ricevere circa 186 miliardi di euro di sussidi in sette anni. Queste rivelazioni arrivano in un momento cruciale in cui 51 leader europei si riuniscono a Granada, in Spagna, per deliberare sul futuro dei Paesi in lizza per l’adesione all’UE. L’Ucraina, essendo il più grande candidato potenziale, avrebbe diritto a una cifra sbalorditiva di 186 miliardi di euro in sette anni. Il costo dell’espansione dell’UE è quindi diventato una questione urgente, con questioni chiave come il bilancio, l’assegnazione dei seggi al Parlamento europeo e il futuro della politica agricola comune in discussione.
L’adesione dell’Ucraina all’UE costerebbe ai membri esistenti 186 miliardi di euro
Un ulteriore allargamento dell’Unione Europea (UE) per includere nove nuove nazioni, inclusa l’Ucraina, Georgia e Moldavia, secondo le stime, potrebbe costare agli attuali Paesi membri oltre 256 miliardi di euro. Anche se la piena espansione dell’Unione potrebbe richiedere un decennio o più e comportare importanti riforme dei meccanismi fiscali esistenti, la portata prevista dei cambiamenti necessari modificherà in modo decisivo l’equilibrio fiscale all’interno del blocco, trasformando diversi Paesi dall’essere beneficiari finanziari netti a diventare contribuenti netti. Ciò significherebbe che tutti gli attuali Paesi dell’UE dovranno pagare di più e ricevere di meno. Pertanto, si prevede che il bilancio sarà la questione più controversa e dovrà essere risolto entro il 2027. Per tutti e nove i paesi aspiranti ad aderire all’UE, il bilancio vedrebbe un aumento del 21%, pari a 1,47 trilioni di euro. Quindi la potenziale adesione dell’Ucraina all’UE è vista come necessaria e inevitabile, ma l’onere finanziario che potrebbe imporre agli attuali Stati membri è significativo. Le implicazioni politiche, finanziarie e istituzionali sono vaste e non del tutto prevedibili a questo punto.
