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Ancora una volta l’allarme arriva dalla Puglia

Immagine libro 'Ragazzi di scorta' di Gian Marco De Francisco

Ancora una volta l’allarme arriva dalla Puglia. A seguito delle numerose minacce di morte ricevute dal gip del Tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano e dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Lecce Carmen Ruggiero, il Comitato per l’ordine e la sicurezza ha deciso di assegnare ad entrambe maggiori misure di protezione.

“Se volessimo tracciare una sintesi della situazione criminale in Puglia leggendo gli atti giudiziari degli ultimi mesi, dovremmo ammettere che i contorni delle azioni criminali sono drammaticamente vicini a quelli della mafia stragista – ha dichiarato il Vicepresidente di Avviso Pubblico, Michele Abbaticchio –. Le minacce ai magistrati sono il culmine del senso di impunità che accompagna un vero e proprio esercito di giovani che sposa la causa dei clan. Non vogliamo credere che potrebbe accadere l’irreparabile perché le forze dell’ordine stanno facendo tutto quello che possono. Ma la politica e la società civile devono abbandonare il vestito buono e scendere tra la gente toccandone il dolore e la paura. Insieme siamo più forti di qualunque boss”.

“A nome di tutta la rete di Avviso Pubblico manifestiamo la nostra solidarietà e vicinanza alla giudice Maria Francesca Mariano e alla pm Carmen Ruggero – ha dichiarato il Coordinatore regionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo d’Arienzo, Sindaco del Comune di Monte Sant’Angelo –. Sentiamo però che la sola solidarietà non basta. C’è bisogno di fare di più. Di stare vicini a tutti coloro che quotidianamente subiscono minacce e intimidazioni. Non dobbiamo lasciarli soli”

“L’attuale situazione criminale pugliese, come leggiamo dai giornali, è molto delicata. È quindi sempre più necessario fare fronte comune, stare insieme, mostrarsi uniti e compatti. Solo contrapponendo alla criminalità organizzata una legalità organizzata riusciremo a togliergli il potere che ancora oggi le mafie hanno sui nostri territori”.

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