POTENZA – Si è conclusa la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto il Prof. Nicola Marraudino – assistito da Polis Avvocati, con un team composto dai partner Michele Laforgia e Paola Avitabile, insieme a Francesco Auletta, Studio Auletta di Garaguso (MT)– all’epoca dei fatti primario di cardiochirurgia presso l’ospedale San Carlo di Potenza.
La Corte di Appello di Potenza ha messo la parola ‘fine’ al procedimento penale, incardinatosi nel 2013, prendendo atto dell’avvenuto decorso dei termini di prescrizione del reato di falso per cui a settembre 2019 il primario Marraudino era stato condannato a due anni di reclusione, dopo essere stato già assolto per ‘insussistenza del fatto’ dal giudice di primo grado, relativamente all’imputazione di omicidio colposo di cui rispondeva in concorso con altri due colleghi.
I tre sanitari erano accusati di aver effettuato una manovra chirurgica “killer” per nascondere gli errori commessi durante la fase iniziale dell’intervento.
La vicenda ebbe una forte eco mediatica poiché gli indagati furono sottoposti agli arresti domiciliari; uno dei rarissimi casi, nell’ambito della giurisprudenza e casistica nazionale, che ha visto dei medici sottoposti a misura restrittiva della libertà personale a causa di un’imputazione attinente la colpa medica