Principale Estero Grecia e Arabia Saudita gettano le basi per lo sviluppo dell’interconnessione elettrica

Grecia e Arabia Saudita gettano le basi per lo sviluppo dell’interconnessione elettrica

Grecia e Arabia Saudita hanno concordato mercoledì di costituire una joint venture che si occuperà di collegare le rispettive reti elettriche, con l’obiettivo di fornire energia pulita all’Europa. La partnership tra l’operatore del sistema di trasmissione dell’Arabia Saudita, la National Grid (TSO), e l’IPTO greco, è il primo passo verso la realizzazione di un corridoio di energia pulita dal Medio Oriente all’Europa attraverso la Grecia e si combina con la pianificazione dell’operatore per il Green Aegean Interconnector – Grecia -Interconnessione elettrica con la Germania.

Grecia e Arabia Saudita gettano le basi per lo sviluppo dell’interconnessione elettrica

Il protocollo d’intesa stabilisce un quadro di cooperazione che comprende l’energia rinnovabile, l’interconnessione elettrica, l’esportazione di elettricità in Grecia e in Europa, l’idrogeno pulito e il suo trasferimento in Europa, l’efficienza energetica, l’industria petrolifera, del gas e petrolchimica e l’adozione dell’approccio dell’economia circolare al carbonio. e tecnologie per ridurre gli effetti del cambiamento climatico. L’accordo prevede anche la cooperazione nella promozione della trasformazione digitale e dell’innovazione nei campi dell’energia, compresa la sicurezza informatica, e il lavoro per sviluppare partenariati qualitativi per localizzare materiali, prodotti e servizi relativi a tutti i settori energetici e alle catene di approvvigionamento e tecnologie associate. In questo quadro si svolgono ricerche congiunte nel campo dell’energia con università e centri di ricerca, tra gli altri, e si organizzano sessioni di lavoro, tavole rotonde, seminari e conferenze multilaterali, oltre allo sviluppo delle capacità umane attraverso la formazione e lo scambio di esperienze e informazione. Un accordo simile è stato raggiunto sia con Cipro che con Israele, con i tre paesi che puntano a un cavo elettrico sottomarino da 900 milioni di dollari. Il principe ereditario saudita Mohammad Bin Salman (MBS) ha fatto breccia anche in Francia, parlando della possibilità di esportare energie rinnovabili e idrogeno sauditi nel paese europeo, sebbene non siano stati firmati accordi ufficiali. 

Accordo bilaterale tra Riyadh e Washington

All’inizio di questo mese, Riyadh e Washington hanno formalizzato un accordo bilaterale per cooperare su un corridoio di transito verde intercontinentale per attraversare l’Arabia Saudita, che punta a raggiungere uno status di primo piano sulla scena dell’energia verde. Secondo il Dipartimento di Stato americano , il progetto “faciliterà il transito di elettricità rinnovabile e idrogeno pulito attraverso cavi e condotte di trasmissione, nonché la costruzione di collegamenti ferroviari”. L’Arabia Saudita sta spingendo fortemente verso accordi verdi e ha recentemente promesso di aumentare la percentuale di energie rinnovabili nel suo mix energetico, con l’ambizioso progetto NEOM considerato il suo punto focale. NEOM, una volta completata, sarà la prima città al mondo senza strade. Le iniziative saudite sull’energia verde, in particolare quelle che promuovono una maggiore quantità di energia pulita e più economica per l’Europa, sono state accelerate dalla guerra della Russia contro l’Ucraina e dalla risposta delle sanzioni occidentali. 

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