Principale Estero Gli Stati Uniti riposizionano le loro truppe in Niger come misura precauzionale

Gli Stati Uniti riposizionano le loro truppe in Niger come misura precauzionale

Il Pentagono sta riposizionando parte del personale e delle attrezzature statunitensi in Niger, e sta evacuando un piccolo numero di personale non essenziale dal paese. Il Pentagono tuttavia, ritiene che non esista una “minaccia immediata” ma preferisce trasferire le sue truppe dalla base aerea 101 di Niamey alla base aerea 201 di Agadez. Niamey in una base più a nord del Paese. Non è chiaro quante truppe partiranno.

Gli Stati Uniti riposizionano le loro truppe in Niger come misura precauzionale

Gli Stati Uniti dunque, hanno cominciato “per precauzione” a riposizionare le proprie truppe in Niger, teatro di un colpo di stato a fine luglio. “Non c’è alcuna minaccia immediata per il nostro personale o violenza sul campo”, ha detto ai giornalisti la portavoce Sabrina Singh. L’esercito americano aveva già sospeso le esercitazioni congiunte con l’esercito nigerino e la diplomazia americana aveva ordinato la partenza del personale non essenziale dall’ambasciata a Niamey all’inizio di agosto. Il Niger è stato una base chiave per le operazioni anti-jihadiste sia americane che francesi, e il riposizionamento delle truppe statunitensi arriva dopo che una fonte del ministero della Difesa francese ha affermato che Parigi stava tenendo colloqui con il Niger sul ritiro dei soldati. Tra l’altro anche la Francia, che ha interrotto la cooperazione con l’esercito nigerino e ha interrotto i suoi aiuti al Paese, sta valutando la ridistribuzione di alcune delle sue truppe dopo le richieste e le proteste nelle strade della nazione africana. Tuttavia, gli Stati Uniti continueranno i loro impegni diplomatici per preservare l’ordine costituzionale e il governo civile in Niger. “Non c’è ‘nessun legame’ tra il movimento delle truppe americane e quello che l’esercito francese sta facendo in questo momento”, ha tuttavia assicurato Sabrina Singh. Soprattutto perché gli Stati Uniti sembrano guardare al futuro e sperano “che i colloqui diplomatici continuino e che la situazione in Niger venga risolta diplomaticamente“, ha detto.

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