Principale Estero Governatore banca centrale libanese: riciclaggio di denaro in Lussemburgo, perquisite società

Governatore banca centrale libanese: riciclaggio di denaro in Lussemburgo, perquisite società

Tre società con sede in Lussemburgo, sono state perquisite da un’unità antiriciclaggio della polizia. Riad Salameh, governatore della Banca Centrale libanese le avrebbe presumibilmente utilizzate, per incanalare circa 100 milioni di dollari fuori dal Libano. Queste strutture sono sospettate di aver incanalato in tutta Europa, fondi pubblici sottratti dal paese dei cedri, rendendo il Lussemburgo un centro nevralgico nello scandalo di appropriazione indebita della banca centrale libanese.

Governatore banca centrale libanese: riciclaggio di denaro in Lussemburgo, perquisite società

Riad Salameh 73 anni, siede in cima alla corrotta gerarchia del potere politico in Libano, poiché gestisce la Banca centrale (Banque du Liban) da 28 anni. Proteggendo i fondi dei funzionari in un paese travolto da una grave crisi economica che ha spinto il 90% dei suoi cittadini nella povertà. Secondo un rapporto della Banca mondiale, l’economia di cassa in Libano costituisce quasi il 46% del prodotto interno lordo del paese, con i funzionari che sono bloccati sull’attuazione delle riforme economiche critiche, richieste dalla comunità internazionale per rendere la sua economia, che soffre dell’aumento dell’inflazione e un tasso di disoccupazione elevato senza precedenti, di nuovo vitale. Tuttavia, Salameh è al centro di indagini internazionali sul riciclaggio di denaro e appropriazione indebita, per i quali è indagato in cinque paesi europei, tra cui Francia e Germania – entrambi, hanno emesso mandati di arresto internazionali che hanno portato a un avviso rosso dell’Interpol a maggio – così come in Svizzera, Belgio e Liechtenstein. E’ sospettato di aver sottratto 330 milioni di dollari dalla sua nazione, finanziariamente colpita. Pertanto le ultime rivelazioni, aggiungono una nuova dimensione alla saga del governatore della banca centrale libanese. Secondo i documenti, Salameh, ha accumulato proprietà immobiliari e attività bancarie attraverso un complesso schema finanziario, (schema Ponzi), oltre al diffuso uso improprio dei fondi pubblici libanesi. La maggior parte dei fondi ricevuti dalle società sono stati utilizzati per acquisire varie proprietà in Europa, tra cui Germania, Belgio, Francia e Regno Unito. Salameh è accusato di aver accelerato il tracollo finanziario del paese, che ha gettato nella povertà tre quarti della popolazione libanese di 6 milioni di persone.

 

 

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