Principale Estero Vaticano: la Bolivia chiede la revisione del Concordato

Vaticano: la Bolivia chiede la revisione del Concordato

Il Procuratore generale dello Stato, Wilfredo Chávez, ha chiesto con urgenza la revisione del Concordato boliviano con il Vaticano del 1851, che stabilisce che l’unica religione è il cattolicesimo e incorpora il diritto canonico a giudicare i religiosi. Dopo l’esplosione delle denunce di casi di pedofilia ecclesiastica in Bolivia, Chávez ha chiesto che si riconsiderasse il rapporto tra la Bolivia e il Vaticano. Il procuratore generale è una delle figure più critiche nei confronti della Chiesa cattolica e delle sue attività nel Paese.

Vaticano: la Bolivia chiede la revisione del Concordato

Il 30 aprile, è venuto alla luce un diario del gesuita Alfonso Pedrajas, dove confessava di aver abusato sessualmente di più di 85 bambini e adolescenti in Bolivia. Pertanto, detta pubblicazione ha dato modo ad altre vittime di denunciare altri ecclesiastici. La maggior parte delle vittime, compresi ragazzi e ragazze, apparteneva a unità educative o centri di accoglienza legati alla Compagnia di Gesù in Bolivia. La Procura sta attualmente indagando su 17 casi di pedofilia in diversi dipartimenti del Paese, dove sono state identificate 35 persone. Almeno otto sacerdoti sono indagati per abusi clericali; sei di loro sono deceduti. Nel frattempo, altri cinque religiosi sono stati presi di mira perché occultano i crimini di Pedrajas, mentre altri sono nel mirino delle autorità per l’inerzia di fronte alle denunce delle vittime. Secondo il diritto canonico l’abuso sessuale sui bambini è considerato un’infrazione morale e non un crimine. Tuttavia a seguito di questa rivelazione, Chávez ha avvertito che il Concordato con il Vaticano non dovrebbe impedire “l’applicazione obbligatoria della legge boliviana e dei suoi reati a tutti”. Con il Concordato del 1851 la Chiesa ottenne il riconoscimento come unica religione della nazione, nonché il carattere cattolico dell’insegnamento a tutti i livelli. La Bolivia e la Santa Sede stabilirono il primo Concordato il 29 maggio 1851 e fu uno dei primi documenti firmati dal Vaticano in America Latina. Tuttavia la Costituzione politica del 2009 afferma che lo Stato plurinazionale è laico.

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