Principale Estero Montenegro: campagna tranquilla per le elezioni parlamentari

Montenegro: campagna tranquilla per le elezioni parlamentari

In Montenegro mancano ancora pochi giorni alle elezioni parlamentari anticipate, dove 15 partiti politici, coalizioni e alleanze si contenderanno 81 seggi nel parlamento repubblicano. Le elezioni dell’11 giugno sono le seste consecutive dall’indipendenza del Montenegro. Le ultime elezioni si sono svolte nel 2020 quando, dopo molti anni, il Partito Democratico dei Socialisti (PDS) è andato all’opposizione. Le elezioni sono state indette dall’ex presidente Millo Djukanović, dove anche lui, dopo tre decenni alla carica di presidente e primo ministro, è stato sonoramente sconfitto dal suo rivale Jakov Millatović, sostenuto anche da altri partiti di governo. Il Paese da alcuni mesi, ha un governo tecnico, guidato dal primo ministro ad interim Dritan Avbazović.

Montenegro: campagna tranquilla per le elezioni parlamentari?

ll Montenegro andrà alle sue prime elezioni la prossima settimana da quando il leader Milo Djukanovic si è dimesso, ma formare un governo stabile ed efficace potrebbe essere una sfida. È probabile che le elezioni anticipate producano una serie di consensi in parlamento, compresi i blocchi filo-montenegrini e filo-serbi. Queste elezioni sono considerate molto importanti dal fattore internazionale e decisive per il cammino che il Montenegro seguirà. Importanti sono i rapporti tra Montenegro e Serbia, che di tanto in tanto hanno avuto grosse crepe. Qui, i partiti filo-serbi riuniti attorno al Fronte democratico e alla Chiesa ortodossa serba si dicono apertamente favorevoli a legami più forti con Serbia e Russia. La piccola nazione adriatica si era staccata dalla Serbia nel 2006, eppure un terzo della sua popolazione si identifica come serbo, con l’SPC come religione principale. Ora, con la nazione divisa sul ruolo dominante della chiesa e sui legami del paese con la Serbia, i critici accusano SPC di nutrire gli interessi del suo stato confinante. Inoltre, la leadership dell’SPC non riconosce pienamente l’indipendenza del Montenegro.

 Sostegno ai serbi del Kosovo

Le elezioni si terranno l’11 giugno e 15 liste si candideranno in parlamento, metà delle quali costituite dai partiti che hanno vinto le elezioni parlamentari in agosto 2020. Secondo i sondaggi, il nuovo governo potrebbe essere guidato dal neonato movimento “Europe Now”, un nuovo movimento che si concentra sull’economia piuttosto che sulle antiche divisioni etniche e religiose  e dai blocchi centristi e dalle minoranze nazionali. Un blocco di opposizione guidato dal Partito Democratico dei Socialisti, DPS, potrebbe riprendere la sua tendenza al ribasso, confermata dalla sconfitta di Djukanovic alle elezioni presidenziali del 3 aprile. Tuttavia, nei giorni scorsi leader e funzionari delle fila del Fronte Democratico filo-serbo hanno affermato che, qualora dovessero ricoprire incarichi importanti nel governo del Paese dopo le elezioni dell’11 giugno, chiederanno l’annullamento della decisione sul riconoscimento del Kosovo. A Podgorica, presso la sede della Chiesa ortodossa serba, dopo gli eventi a nord di Mitrovica, diverse centinaia di cittadini si sono riuniti in segno di sostegno ai serbi del Kosovo. I partecipanti indossavano magliette con la scritta “Montenegro – Russia”, “Fratello per fratello”, nessuna resa, ecc.

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