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La legalità sin dalla scuola

Debora Ciliento, vice Presidente della “Commissione regionale di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia” denuncia l’urgenza di assicurare, sin dai banchi di scuola, l’educazione agli ideali di legalità e giustizia.

La legalità è una sorta di faro necessario per condurre la vita dei cittadini di una Nazione in un porto sicuro: un contesto solido e affidabile, che favorisca lo sviluppo economico e la fiducia degli investitori. La tutela della legalità è cruciale per il funzionamento dello Stato di diritto, dove Diritti e doveri debbano essere una coppia fedele a tutela dell’ordine pubblico e della convivenza pacifica.

La regione Puglia, con decreto del 2016, del Presidente della Giunta, istituiva una Commissione di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata. Compiti della Commissione la promozione della cultura della legalità, l’indagine sul fenomeno della criminalità organizzata di tipo mafioso nel territorio regionale, nei suoi diversi profili di interesse, tra i quali quello dell’ambiente, delle possibili infiltrazioni negli enti locali e dei conseguenti riflessi sulle procedure degli appalti pubblici.

Come un organo consultivo della Regione, tra i suoi poteri ha quello di promuovere attività ispettive, richiedere audizioni e acquisire documenti. Può nominare, come consulenti a titolo gratuito, magistrati, avvocati ed esperti nelle materie di competenza. Ha anche il compito del monitoraggio delle azioni della criminalità organizzata di tipo mafioso, in particolare quelle connesse alla gestione dei rifiuti, al coinvolgimento delle cosiddette ecomafie e agromafie.

Con la collaborazione, tra gli altri partner, delle istituzioni scolastiche e delle università, può proporre iniziative volte alla valorizzazione della cultura della legalità nel territorio regionale.

L’attuale vice presidente, la consigliera Debora Ciliento di Trani in un suo comunicato:

“L’allarme lanciato dal presidente della Corte d’Appello di Bari, Franco Cassano, in occasione della giornata in memoria della strage di Capaci, è ampiamente condivisibile.

La mafia e la mentalità criminale, purtroppo, sono ancora presenti nella nostra regione e per questo motivo ritengo che non bisogna indietreggiare di fronte a minacce, atteggiamenti violenti e omertosi, ma serve continuare a seminare legalità e giustizia ovunque. Gli incontri con gli studenti e i presidi di legalità nei nostri territori sono alcuni degli strumenti che lo Stato democratico ha per sviluppare la cultura della pace e della giustizia. Ed è su questi che, ritengo, bisogna puntare per diffondere la cultura della non-violenza. Nel nostro territorio ci sono tanti cittadini e associazioni che, seguendo gli ideali della legalità, rappresentano un ottimo antidoto a quella cultura della violenza che purtroppo ancora ci circonda. Ci sono tanti agenti che sacrificano la loro vita per proteggere le nostre città che, con le loro indagini, hanno scardinato diversi sistemi mafiosi. Tra questi voglio ringraziare il luogotenente Saverio Santoniccolo che, per raggiunti limiti di età, lascerà l’arma dei Carabinieri. Lui, come tanti suoi colleghi, è sempre stato in prima linea per combattere clan mafiosi e, in generale, quella violenza che si tramuta in dolore e morte. Sono certa che continuerà ad essere un testimone di legalità per tutti. Nella Commissione regionale di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, di cui sono vicepresidente, stiamo ponendo grande attenzione a questi temi. Le nostre analisi sono essenziali per studiare il territorio e avere dei dati che ci permettano di affrontare meglio gli episodi di criminalità. Inutile negare quanto, soprattutto nella provincia Bat, sia forte il bisogno di nuovi agenti che possano meglio presidiare il territorio. Lo stesso procuratore di Trani, Renato Nitti, ha più volte sottolineato le gravi carenze di organico della nostra provincia. Non posso che unirmi al suo grido di allarme. Accanto alla necessità impellente di avere un incremento di risorse a protezione delle nostre città, ritengo che sia fondamentale continuare a parlare di educazione. Educare i giovani, sin dai banchi di scuola, agli ideali di legalità e giustizia è il primo passo per combattere la violenza ed evitare il diffondersi di quei comportamenti scorretti che possono sfociare in vera e propria violenza.”

 

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