Principale Estero Tutti matti per il panino giapponese con la frutta

Tutti matti per il panino giapponese con la frutta

Viene servito a tavola su carta oleata e consiste in due triangoli spessi come una torta e inclinati verso l’alto per mostrarne l’interno, di solito fragole, pesche o kiwi. La frutta viene avvolta nella panna montata, mescolata con lo yogurt per darle più corpo e consistenza.

di Alberto Ferrigolo

Sandwich alla frutta, delizia giapponese

 

AGI – Tra i doni botanici del mondo, la frutta è sicuramente tra i più esuberanti nei suoi piaceri. Ma la frutta può anche essere la più deludente quando non è all’altezza di quella promessa. Però il panino alla frutta è meraviglioso quanto inconsueto. È contemplato nel menu di un minuscolo caffè giapponese nel Lower East Side, New York City, gestito da Yudai Kanayama, originario di Hokkaido.

Viene servito a tavola su carta oleata e consiste in due triangoli spessi come una torta e inclinati verso l’alto per mostrarne l’interno: fragole grasse, una sfera dorata di pesca in scatola e kiwi verde con ellissi nere di semi. La frutta viene avvolta nella panna montata, mescolata con lo yogurt per darle più corpo e consistenza. Inverosimilmente arioso ma denso.

In giapponese la texture, la consistenza, la densità, la grana, si chiama fuwa-fuwa , soffice come una nuvola. Premute su entrambi i lati, poi, ci sono fette di shokupan senza crosta, soffice pane al latte che affonda “evocando il pane bianco soffice di un’infanzia americana, ma più ricco e resistente”, sottolinea il New York Times Magazine nello spazio dedicato al food.

“In Giappone, una nazione insulare dove la terra per i raccolti è limitata, la frutta è considerata un lusso. Interi negozi sono dedicati a esemplari teneramente coltivati, dalle gigantesche uve Rubino romane, ciascuna del peso di almeno 20 grammi – quasi un quinto di quello zucchero – alle fragole Bijin-hime (Bella principessa) – delle dimensioni del pugno di un bambino, solo circa 500 coltivate ciascuna anno e uno dei quali venduto all’asta per 50.000 yen (circa 468 dollari ) nel 2020”, riferisce il magazine del quotidiano edito nella Grande Mela.

Si ritiene che le origini del panino alla frutta risalgano alle frutterie annesse a questi negozi, dove i clienti potevano assaggiare le merci. Ora vengono serviti nei konbini (minimarket) e incorporati con fragole tagliate a tulipani e kiwi per gambi.

Kanayama, un ristoratore sopravvissuto alla pandemia costruendo divisori in plexiglass appannato e box da pranzo all’aperto per altri ristoranti, ha sviluppato la sua versione dai ricordi di una paninoteca nella sua città natale, Sapporo. “In questi giorni lo fa con il mascarpone al posto dello yogurt, per dargli una cremosità in più”, sottolinea il Times.

Il panino alla frutta sembra un dessert ma non lo è o non lo è esattamente. Allo stesso tempo confonde le nozioni occidentali su cosa dovrebbe essere un panino. Il pane incornicia la frutta fresca come ingrediente principale in un modo in cui i piatti salati raramente fanno, rendendola nuova. Come già detto, tra i doni botanici del mondo, la frutta è sicuramente tra i più esuberanti nei suoi piaceri.

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