Moby Dick è un capolavoro della letteratura americana che ha affascinato il mondo, ha introdotto il senso dell’avventura.
All’inziio dell’estate ci vuole un racconto sul mare.
L’autore Herman Melville nasce e muore a New York ed è tutto l’800 che lo vede impegnato dal 1819 al 1891.
A vent’anni legge un libro di avventura e decide di partire, si arruola come marinaio nel 1941 e per tre anni viaggerà sulla baleniera Acushnet.
Sicuramente in questo viaggio matura l’idea del libro Moby Dick, quella balena bianca che è una presenza ingombrante ed incombente e che appare solo alla fine.
Per tutto il resto è il racconto della vita sul mare e dai ricordi del suo capitano Achab, altro mito, comprimario o se vogliamo protagonista reale del romanzo, emerge il mistero del mare e le sue leggende sulla divina emanazione che è nelle balene, di fronte alle quali l’uomo avverte il suo limite.
Se c’è una cosa che sorprende, negli autori dell’800 é che consegnano al secolo successivo il successo per altri mentre loro muoiono poveri e dimenticati
Questo romanzo è stato scritto dal 1850 al 1851 in un anno un lavoro che occupa tre volumi e che, da quello che vedete giu, immaginate cosa ha rappresentato nel secolo successivo ed ancora oggi.
Mentre il nostro autore, al di là del fatto che pure furono accolti con favore dai recensori, specie inglesi, le sue storie, che dal 1857 al 1860 raccontava in attività di conferenziere itinerante, parlando dell’Europa e delle meraviglie dei Mari del Sud, non riscotevano il successo sperato, essendo a quanto sembra privo dell’arte di interessare gli ascoltatori.
Noi nella soffitta dei libri celebriamo sempre il meglio della cultura dell’umanità, restando vicini a questi grandi.
Sotto trovate il film intero girato nel 1956, una ballata su Acabh, per raccontare la versalità accademica un e-book statunitense ed infine uno spot di un cartone animato giapponese, tanto per rappresentare la mondialità del valore di un autore che non dovremmo mai smettere di ringraziare per il servizio reso alla cultura dell’umanità.
LA RETE
