Principale Attualità & Cronaca 23 Maggio: la vera ribellione contro l’ingiustizia

23 Maggio: la vera ribellione contro l’ingiustizia

Falcone e Borsellino, due eroi per vivere nella legalità.

PALERMO  – Ci sono stati uomini, e nel ricordo ci saranno sempre, che nel corso della loro vita, hanno lottato duramente la mafia, cosa purtroppo non gradita, nè mai perdonata, e questo Giovanni Falcone lo sapeva, lo sapeva bene, dimostrando con i fatti quanto fosse importante non abbassare la testa.

Sono le ore 17.57 del 23 Maggio 1992, il Giudice Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, perdono la vita nell’attentato di stampo terroristico-mafioso nel tratto autostradale A29, nei pressi di Capaci.

La strage di Capaci fu un attacco deliberato da Cosa Nostra contro la democrazia italiana, parte di una strategia criminale che si ripeté poche settimane dopo con l’uccisione di Paolo Borsellino. La loro morte suscitò una forte reazione delle istituzioni e del popolo italiano, dando vita a una mobilitazione delle coscienze.

Nella Giornata della Legalità, il Presidente Sergio Mattarella ricorda così “L’eredità di Falcone e Borsellino è patrimonio vivo della comunità nazionale. Portarne avanti l’opera vuol dire lavorare per una società migliore. Come sostenevano Falcone e Borsellino, la Repubblica ha dimostrato che la mafia può essere sconfitta ed è destinata a finire. L’impegno nel combatterla non viene mai meno, i tentativi di inquinare la società civile e intimidire gli operatori economici sono sempre in agguato. La Giornata della legalità vuole essere segno di una responsabilità comune”

Giovanni Falcone sosteneva che non bisogna mai arrendersi di fronte alle angherie e ai soprusi, ma combatterli con determinazione, anche a costo della vita. Chi sceglie di tacere e subire passivamente le prepotenze, in realtà viene sconfitto più volte, perdendo non solo la propria dignità, ma anche l’onore.

“Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una sola volta”. 

Vivere nella legalità e nel ricordo di Falcone e Borsellino è la vera ribellione contro l’ingiustizia e la corruzione, è la nostra unica salvezza. Custodiamoli con gelosia.

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