Alle volte cercando notizie online sui libri della soffitta scopri storie belle come se ci fosse davvero una attrazione magica che lega libro-lettore dove la ricerca del libro – come potete leggere nel blog linkato -, oramai fuori catalogo, lo trova davvero in una improbabile cesta di occasioni a due euro.
Il libro di oggi parla di amore, anzi si può dire che è l’amore visto dalle donne, e si attraversano tre generazioni femminili dagli anni venti ai giorni nostri, sempre girando attorno allo stesso uomo.
Judith Krantz nata nel 1928 a New York City – morta nel 2019- è stata una scrittrice di genere rosa, come suol dirsi ed i suoi romanzi, poco più di una decina, secondo Wikipedia, sono quasi tutti stati miniserie televisive.
Una produzione letteraria realizzata in età adulta, dal 1978 al 1998. Da oltre un decennio silenzio, ora é stata certamente nonna – come suggerisce la biografia in rete, con Kate e Michael Krantz suoi nipoti a godersi il successo accumulato dai Bestesellers dei suoi romanzi come quello che presentiamo oggi.
Questa la trama. Tre appassionate eroine vivono l’amore per lo stesso uomo dominatore e impetuoso come l’aspro vento della provenza: il famoso pittore Julien Mistral.
A 20 anni Julien conosce e ama Magy Lunel, una splendida modella dai capelli rossi. I pochi mesi passati insieme ispirano a Mistral i suoi primi successi e tolgono l’innocenza a Maggy.
Ma nonostante la separazione il fato terrà unite, vent’anni dopo infatti Mistral incontrerà Teddy la figlia di Maggy e con lei il vero amore.
Dalla loro unione nasce Fauve una meravigliosa bambina nella quale Mistral vede concentrare i suoi affetti più cari.
Innamorato della propria figlia dovrà comunque fare i conti son un vergognoso segreto del suo passato che rischia di renderlo impopolare agli occhi del mondo e soprattutto della figlia adorata.
Una storia rosa, un libro rosa, una rapsodia di sentimenti, una epopea di vite intrecciate nel tempo dagli anni venti ai giorni nostri. Chi l’ha letto è ritornato a leggerlo. Così hanno scritto nei blog, e….confermo.
La Rete
