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Mark Twain – Le avventure di Huckleberry Finn

Il bello di certi autori è la loro schiettezza e limpidezza, soprattutto se riescono a rivolgersi ai ragazzi

Quello di oggi è considerato il migliore autore americano, ed il libro di oggi è, insieme al precedente: “Le avventure di Tom Sawyer”, la rappresentazione dell’infanzia che molti sostengono sia proprio quella dell’autore.

Del resto se la la propria infanzia è stata avventurosa anche la restante parte della vita ne beneficia in ricchezza di emozioni. Peter Pan insegna.

Mark Twain, nasce in Florida il 1835 e ci lascia nel 1910, è stato uno scrittore, umorista, aforista e docente statunitense.

Un autore prolifico, ha scritto di tutto anche una esilarante Viaggio di un miscredente in Paradiso, che non trovo più nella soffitta.

La storia, del libro di oggi, si svolge nella parte sudista dell’America, vicino al Mississipi. Ci troviamo prima della guerra di secessione americana.

Il piccolo Huckleberry Finn, orfano di madre e con un padre sempre ubriaco vive con una zia tutrice. Un ragazzo ribelle e vivace, per certi aspetti un vero e proprio monello, che fuma persino la pipa e marina la scuola.

Ce n’è davvero perché la sua tutrice rivolga preghiere al Signore perché “Huck metta la testa a posto e non bruci nel fuoco dell’inferno”.

Quando le sorti dei rapporti, soprattutto con il padre che gli dice, in un momento di lucidità, dai fumi dell’alcool, ” aspetto che l’angelo della morte venga a prenderti: ho ricevuto solo calci nella schiena. Quando tu sarai morto, tutto andrà meglio!”

A quel punto il piccolo Huck decide di fuggire con lo schiavo nero Jim di cui aveva preso le difese.

Ed è un avventuroso viaggio sul più grande fiume americano pieno di colpi di scena coinvolgenti, sfuggendo a malavitosi, compiendo eroismi in una sorta di viaggio emblematico verso l’Illinois, dove è stata abolita la schiavitù, che è una cosa che desidera Jim, ovviamente.

E’ una fuga giovanile da quel mondo degli adulti che non piace, per trovarne un altro con altri adulti, anche peggiori.

Capita sempre così, ma, d’altra parte, è così che si cresce. Twain coinvolge il lettore usando anche un linguaggio crudo, è il piccolo Finn che racconta, in modo talmente reale, in un linguaggio colorito, che quando usci il libro fu tolto dalle biblioteche perché ritenuto fuorviante per i giovanissimi.

Invece anni dopo il romanzo è stato uno dei film di animazione tv più visti accanto a Tom Sawer.

Nel 1960 il regista Michael Curtiz ne fa un film con la partecipazione di Buster Keaton. Nel 1978 Jack B. Hively ne fa un altro film con Forrest Tucker, Kurt Ida, Dan Monahan, Brock Peters

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