
Canne al vento – Ecco il libro di questa seconda settimana di aprile
Canne al vento, i più adulti, ma davvero adulti, ricorderanno una serie televisiva dei primordi RAI, che comincia dalla prima di 18 puntate nel video che sta alla fine dell’articolo.
Grazia Deledda: non ci soffermeremo sul fatto di inserirla o meno, nel verismo verghiano o nel decadentismo dannunziano, questa scrittrice di Nuoro, nata il 1871, anno in cui Roma diventa Capitale (prima era Firenze) ci piace vederla combattuta tra la fedeltà alla propria Sardegna e l’aspirazione continentale degli isolani, dopo aver scritto una storia ambientata nella sua isola, per il quale ha un nobel per la letteratura, la seconda italiana dopo Giosuè Carducci.
Dopo verranno Pirandello, Quasimodo e… Dario Fo. In Italia hanno il nome dei primi tre tante scuole.
Sono un patrimonio immaterale e culturale della nazione.
Il personaggio del romanzo Canne al vento è un sardo, un contadino aggrappato amorevolmente alla sua terra.
Un mezzadro che spartisce il lavoro di un poderetto che appartiene a tre sorelle nobili senza mezzi, isolate in una società arcaica e rozza, verso la quale mostrano sdegno.
La vicenda si svolge in una società dove vige la tracotanza degli usurai e dei mercanti. Tocca al protagonista risolvere il dramma finanziario di un nipote, quasi per espiare un vecchio delitto.
Un classico del nostro tempo, la certezza di una lettura adeguatamente sobria, dentro la quotidianità di paesi rurali, odori, animali, canne al vento.
Efix il nostro eroe, diciamolo cosi, è un sant’uomo affatto dannato come altri eroi epici, come quelli omerici.
Appartiene alla stregua dei personaggi espressione della sofferenza umana, che non muta mai in ogni tempo.
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LA RETE
https://www.youtube.com/watch?v=c94pJA9JA9w