Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli “Sanremo: terza serata”

“Sanremo: terza serata”

di Antonio Simondi

E così anche la terza notte del Festival è volata come una nota musicale dal suono leggero e lineare senza cadere nel ridicolo com’è accaduto con il ballo del qua qua imposto al grande Jhon Travolta, imbarazzante. Ma parliamo di musica e della super ospite l’attrice comica siciliana Teresa Mannino nelle vesti di “coco”, il nuovo termine coniato da Fiorello che ha il significato di Co-conduttrice, di Amadeus.

Per lei una serata di applausi quest’anno i fiori con Teresa Mannino non si distruggono ma si amano e si rispettano come si devono le rispettare tutte le donne del mondo, in un mondo dominato da maschilismo. Giudizio positivo dunque per la Mannino come anche per gli altri ospiti, Eros Ramazzotti infiamma l’Ariston e gli ascolti tv con la sua “Terra promessa” e il suo appello per la pace è da ascoltare così come “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stone”, troppi giovani stanno morendo e mandati a combattere da leader incapaci, Morandi è in stato di grazia e canta letteralmente immerso tra il pubblico dall’Ariston.  Sabrina Ferilli scende le scale come una diva per presentare la nuova serie che andrà in onda su RAI 1, “Gloria”.

Poi ecco che arriva il grande  Russell Crowe e si vede la differenza tra lui e l’amico Jhon Travolta è abituato allo spettacolo, saluta affettuosamente Teresa Mannino e elogia l’Italia e gli italiani nel mondo, suoi avi erano italiani, anche Russell Crowe lancia un giusto appello per la pace e canta con la sua band. Ultimo ospite della serata l’attore Edoardo Leo dove in un monologo racconta l’importanza degli attori e della commedia come simbolo della lotta alle libertà negate. Dal punto di vista musicale e delle canzoni standing ovation per Annalisa Mango che i voti la premieranno al primo posto la sua canzone fa ballare così come il ritornello della canzone di Rose Villain clickboom boom.

Ghali porta il tema della pace sul palco dell’Ariston. Largo ai giovani “governo punk” dei BNKR44 fa ballare, “autodistruttivo” dei la Sad fa riflettere, i giovani non devono essere lasciati soli. Applausi per i Ricchi e i poveri una  canzone d’amore ma non tutta la vita. Riflessioni finali terza serata che cambia forse Amadeus ha capito che cosa ha fatto, ascolti ancora in aumento col pubblico che oramai ha incoronato Amadeus imperatore a vita del Festival di Sanremo.

Antonio Simondi

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