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Bari, i misteri del bombardamento del 2 dicembre 1943 nel nuovo libro del professore Franco Introna

Oggi la presentazione all’Autorità Portuale alle 18.

“Il bombardamento di Bari del 2 dicembre 1943”, edito da Adda Editore, per fare luce su decenni di verità sommerse e nascoste. 

 Una documentata ricerca per far emergere gli aspetti più oscuri e rispondere alle tante domande inevase del bombardamento di Bari del 2 dicembre. Se ne parlerà all’Autorità Portuale del capoluogo pugliese, a partire dalle 18, in occasione del ottantesimo anniversario del tragico evento con la presentazione di “Il bombardamento di Bari del 2 dicembre 1943”, l’ultimo lavoro del professore Franco Introna, ordinario di Medicina Legale all’Università Aldo Moro di Bari e presidente della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e delle Scienze Forensi e Criminalistiche (SIMLA), che ne discuterà col professore Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale.

Il bombardamento di Bari da parte di 105 junker tedeschi – spiega il professore Intronaè stato un evento bellico misconosciuto e sottaciuto, sebbene taluni l’abbiano definita una piccola Pearl Harbor italiana. L’attacco colpì edifici civili e militari, puntando, in particolare, il porto del capoluogo pugliese dove stazionavano diverse navi americane. Ancora oggi non è noto il numero esatto di navi colpite e affondate, né quale fosse il loro reale carico”.

E di ombre se ne sono addensate parecchie su un evento che ha segnato migliaia di vite come vittime dei bombardamenti e ha inciso profondamente nella memoria di una città che ancora oggi continua a interrogarsi su una scia di misteri e di apparenti vicoli ciechi che riguardano il numero esatto di decessi e la presenza di armi chimiche non convenzionali sulle navi a stelle e strisce ancorate al porto barese. E su tutto si allunga l’inquietante presenza dell’iprite, la pericolosa arma chimica vietata, il cosiddetto “gas mostarda” dal suo caratteristico odore che dalle navi americane si disperse in mare impregnando gli abiti degli americani che cercavano di sfuggire alle fiamme dei bombardamenti della Luftwaffe. Una storia che, come scopriremo nel libro, s’intreccia con una ricerca segreta e con gli studi sulla chemioterapia.

Tutto è ancora molto approssimativo, confuso, avvolto dalla nebbia della incertezza – conclude il professore Intronacome se si volesse obnubilarne la memoria storica. C’è poi il mistero della Samuel J Tilden, unico mercantile americano che, appena iniziato il bombardamento fu disancorato, trainato fuori dal porto ed affondato dagli stessi alleati inglesi, a pieno carico, con due siluri. Cosa trasportava la Samuel J.Tilden di tanto pericoloso?

Nel rispetto delle vittime e della memoria collettiva, lo studio del professore Introna ricostruisce questo complicato evento bellico e sanitario che a Bari ha visto incrociarsi storia locale e storia mondiale.

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