Principale Politica Taranto. Tanto tuonò che piovve. Il Sindaco passa a Italia Viva?

Taranto. Tanto tuonò che piovve. Il Sindaco passa a Italia Viva?

Finalmente risolto il quiz dell’estate, quello che ha monopolizzato le chiacchiere sotto l’ombrellone, fra l’altro pagato a caro prezzo, negli stabilimenti balneari della litoranea tarantina. Cosa farà Melucci ora che ha incontrato Renzi a Roma? Chi diceva ci va per visitare la città, chi ipotizzava una fuga romantica, ma nessuno pensava che ci andasse per fare il salto della quaglia che, nonostante il nome non è una disciplina sportiva.

Ebbene sì, il sindaco e Presidente della provincia ci andava per buttare le basi per un suo passaggio dal Pd a IV di Renzi, almeno così si dice in giro.

A che prezzo?  E i trenta denari? Forse ai primi di giugno 2024, quando leggeremo i nomi dei candidati alle elezioni europee lo capiremo. Ma queste sono altre chiacchiere fatte non più sotto un ombrellone ma ai tavolini di qualche noto bar della città. I più delusi, quelli del Pd, non si rendono ancora conto di aver fatto eleggere per ben tre volte uno che li tradisce, proprio con il loro nemico giurato: Renzi. Gli altri, più attenti alle vicende politiche, non si sono meravigliati più di tanto, i mercenari ed i volta gabbana sono una istituzione consolidata nella politica italiana, forse non solo italiana. Da questo elenco chi manca? Il resto dei cittadini, quelli che vedono la città di Taranto sporca, in uno stato di degrado inenarrabile, quelli che subiscono l’arroga nza della ex Ilva a discapito della salute dei cittadini, quelli che sono costretti a mandare i loro figli fuori per studiare o per trovare un lavoro, quelli che per ottenere una visita specialistica sono costretti a pagarla o a mettersi in una indecente lista di attesa, aspettando una ipotetica chiamata dall’Asl che forse arriverà, se prima non sarà morto. Se Taranto riesce a perdere altre due posizioni nella classifica della qualità della vita, passando al 101esimo su 107, una motivazione ci sarà, e deve essere ricercata nella meno che mediocre classe politica che l’amministra. Con una nota, il sindaco e Presidente della Provincia di Taranto, ha reso ufficiale la sua uscita dal Pd.

Le motivazioni addotte sono l’assenza del partito su tutti i tavoli istituzionali dove, a suo dire, non avrebbe avuto sostegno. Si lamenta delle divisioni interne che sono emerse negli ultimi periodi. L’operazione di avvicinamento di Melucci a Renzi è stata portata avanti da Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale di IV.

L’allargamento della maggioranza a Italia Viva, ha creato non pochi malumori in Giunta, ma è stato il fiore all’occhiello per Stellato che ha tessuto questa tela da scaltro politico. Vedremo Melucci ed Emiliano candidati, blindati, alle europee di giugno 2024 e Decaro Presidente della regione Puglia? Chi lo sa! E Taranto? Sarà ancora in balia di personaggi indegni di governare una grande città, con la competenza e l’onestà necessaria, spero che i tarantini trovino una persona degna di rappre sentarli nella maniera che meritano, fuori da tutti i giochi politici e di potere.

Antonello Giusti

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