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Non ti curar di lor ma guarda e passa, il Sindaco tira dritto

A poco più di un mese dalla fine di questa afosa estate la città non avvertiva alcun bisogno dell’introduzione di una tassa che troverà la sua applicazione in concomitanza con l’apertura della Fiera del Levante, che di turistico ha poco o nulla, penalizzando soprattutto operatori commerciali, espositori e visitatori.

Questa amministrazione, ancora una volta, ha voluto utilizzare il pugno di ferro, lasciando cadere nel vuoto gli appelli delle associazioni di categoria, dei sindacati e delle opposizioni, NOI MODERATI in testa, contrarie all’introduzione, inopportuna e inadeguata, di questo dannoso balzello.

Considerando che per ogni albergo la gestione della tassa di soggiorno inciderà fino a 10mila euro annui si capisce quanto sia un balzello inutile e dannoso per il turismo. Le modalità di spesa rendono evidente che il ricavato venga utilizzato soprattutto per coperture di bilancio mascherate. L’Aula e il centrosinistra hanno infatti deciso di blindare il comitato di indirizzo, l’organo che con pareri consultivi si esprimerà sugli investimenti da attuare con gli incassi dell’imposta del soggiorno.

L’inopportunità di introdurre l’imposta di soggiorno in una città turistica che non è organizzata neanche per la valorizzazione paesaggistica e culturale, soprattutto per responsabilità di un  ventennio di amministrazione di sinistra, è del tutto evidente. L’indicatore sub-regionale ISTAT indica infatti Bari al di sotto dell’Indice Medio Regionale nel dominio “Paesaggio e Patrimonio Culturale”. Questo provvedimento, così come è stato approvato, è dannoso per l’economia e l’immagine della città. Questa amministrazione si è contraddistinta, ancora una volta, per il mancato dialogo con le categorie turistico ricettive del territorio,  con i sindacati di categoria, con le stesse istituzioni territoriali che ben conoscono quali sono le priorità per attrarre turisti in città. Questa città non ha alcuna visione turistica e la presenza di turisti non significa che sia una città con servizi e opportunità per accoglierli.

E’ evidente che siamo ormai già in campagna elettorale, e una campagna elettorale costa, anche in termini economici. Non vorremmo pensare che i soldi che il Comune incasserà saranno spesi solo per la propria propaganda elettorale, gestiti da pochi intimi.

Faremo in modo che i baresi questo lo ricordino. 

Il Commissario

Luigi Barnabà

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