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Difesa della dignità dell’Italia e degli italiani

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA

Bari, 13.06.2023

Ill.mo Signor Presidente della

Repubblica Italiana

Chiar.mo Sig.

Prof. Sergio Mattarella

Palazzo del Quirinale

Piazza del Quirinale

00187 ROMA  

E,p.c.      Al presidente del consiglio dei Ministri

“             Al Ministro della Giustizia

“            Al Ministro degli Interni

“             Al Ministro delle Infrastutture

“             Alle forze Politiche  presenti in Parlamento

”             Alle associazioni cristiane e democratiche in                                                                                                     Italia e nel mondo

Loro Sedi

Oggetto:  Difesa della dignità dell’Italia e degli italiani

Gentile presidente,

mi permetto di indirizzare alla Sua attenzione questa lettera aperta, nella mia veste di cittadino  italiano, per chiederLe porre fine alla saga del salvataggio in mare dei cittadini stranieri che tentano di entrare illegalmente in Italia via mare.

Sono Antonio Peragine, giornalista, iscritto all’Ordine dei giornalisti della Puglia, presidente dell’Associazione Nazionale Italiani nel Mondo, Anim Aps, associazione internazionale non profit, Ufficiale della Repubblica Italiana (OMRI),  fondatore e direttore delle testate giornalistiche:

  • Corriere Nazionale (corrierenazionale.net – email: redazione@corrierenazionale.net)
  • Corriere Puglia e Lucania (corrierepl.it – email: redazione@corrierepl.it)
  • Progetto Radici (progetto-radici.it – email: redazione@progetto-radici.it)
  • Stampa Parlamento (stampaparlamento – email : stampaparlamento.it)
  • Direttore di dipartimento giornalismo e relazioni pubbliche internazionali etica e dinamiche dell’Informazione presso l’Università Federiciana Popolare
  • Vice Presidente di Retewebitalia: net. il primo network italiano con 60 quotidiani on-line, testate giornalistiche italiane da nord a sud, costruito con l’impegno e la fiducia dei Direttori e degli Editori di tutte le testate presenti nel nostro network giornalistico
  • Consigliere del Direttivo internazionale dell’Associazione Internazionale Insigniti delle Onorificenze al Merito della repubblica Italiana ‘AIOC’
  • Promotore del comitato per il culto e la conoscenza del Beato Giacomo da Bitetto
  • Presidente Bari Host Internationale dell’AIOC , Associazione Insigniti Onorificenze OMRI
  • Già componente del Consiglio Territoriale dell’Immigrazione presso la Prefettura di Bari
  • Rappresentante in Italia dell’Unione sindacale delle Cooperative della Somalia, ‘UDHIS’
  • Consigliere supplente del consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo, presso la Regione Puglia
  • Delegato per la Puglia dell’Enac ‘Ente Nazionale Attività culturali’
  • Presidente per la Provincia di Bari dell’ Associazione Italiana Combattenti Interalleati.

In merito alle ultime esternazioni senza senso di alcuni NGO che si dichiarano salvatori di migranti nei mari, si rivolge rispettosa istanza alla S.V. al fine di considerare l’opportunità di porre un freno a queste continue esternazioni che offendono l’onore e la credibilità del nostro Paese nel mondo e nel contempo recano offese anche a tutto il popolo italiano.

Chiedo il rispetto delle leggi dello Stato, chiedo il rispetto della nostra sovranità nazionale, chiedo il rispetto delle nostre Istituzioni, chiedo il rispetto delle nostre forze armate e di polizia, che quotidianamente sono al servizio dello Stato italiano e della comunità tutta italiana e straniera in Italia.

Non è più possibile assistere come semplici spettatori ai continui assalti di queste ONG straniere allo Stato e al popolo italiano. Io mi rifiuto ad assistere passivamente a questo spettacolo indegno. L’Italia non merita questo trattamento di persone senza scrupoli.

Il popolo italiano ha eletto democraticamente e legittimamente l’attuale Governo e chiediamo a tutte le  forze politiche il rispetto di questo nostro voto democratico.

Sig. Presidente, non è più tollerabile subire passivamente queste continue offese e per questo motivo chiedo il suo autorevole intervento per porre fine a questo modo di agire delle NGO straniere.

Vogliamo vivere sicuri in un Paese democratico e libero senza i continui attacchi esterni alle nostre istituzioni e senza il continuo flussi di cittadini stranieri non autorizzati ad entrare nello Stato Italiano.

Invito le forze democratiche e associazioni ad unirsi a questo mio appello per creare un movimento di opinione a difesa delle nostre istituzioni e del nostro Paese.

Non riconosco  “flotte civili”, che solcano il Mediterraneo, non più Mare Nostrum, ormai desolato cimitero di migranti, tra l’Africa e l’Europa.

È una flotta, quella delle NGO, che parla soprattutto tedesco. Secondo l’ordine temporale della cronaca, quella di questi ultimi giorni ad alta tensione, sono in particolare quattro le organizzazioni non governative alla ribalta di cui si contesta fermamente l’ operato.

Medici Senza Frontiere con la Geo Barents, nave di ricerca e soccorso battente bandiera norvegese messa in acqua a giugno 2021.

Geo Barents è uscita dai cantieri navali nel 2007 e ha operato come nave per analisi geologiche prima di essere noleggiata da Msf e adeguata alle attività di ricerca e soccorso.

Poi c’è la Rise Above, gestita da Mission Lifeline, che  batte sempre  bandiera tedesca.

Tedesca è anche la ong Sos Humanity, così come tedesca è la bandiera di Humanity1.

La quarta ong finita al centro della cronaca di questi giorni è Sos Méditerranée, network europeo composto da associazioni in Italia, Germania, Francia e Svizzera. È in azione con la Ocean Viking, battente bandiera norvegese.

Ma è molto attiva anche la Open Arms, ong spagnola, fondata da Oscar Camps, dal 2016 ha operato nel Mediterraneo centrale con la nave omonima, un vecchio rimorchiatore rimodellato e trasformato in nave da soccorso. Da questa estate è presente con Open Arms Uno, la nuova nave ammiraglia, battente bandiera spagnola, lunga 66 metri, larga 15 e con una stazza quattro volte superiore a quella del vecchio rimorchiatore;  Vigila le acque insieme alla Astral, una barca a vela – di bandiera britannica – attualmente ferma in Spagna.

Della Sea Watch, ong tedesca, è il Sea-Watch 3 sottoposto a fermo amministrativo a Reggio Calabria il 21 settembre scorso dalle autorità italiane. La ong ha risposto con la Sea-Watch 5, ex Ocean Don, ma non ancora in mare. Sono entrambe battenti bandiera tedesca. Proseguono intanto le attività di pattugliamento con i due mezzi aerei Sea Bird.

Tedesca, ancora, è la Sea Eye che gestisce la Sea Eye 4, battente bandiera tedesca, attualmente ormeggiata nel porto spagnolo di Burriana. Qui è alla fonda anche la Aita Mari della Salvamento Maritimo Humanitar.

Batte bandiera tedesca la Resq People, della italiana Resq, così come il Nadir di Resq Ship.

Mediterranea Saving Humans si definisce “una piattaforma di realtà della società civile”. Ha messo in acqua una nave battente bandiera italiana, la Mare Jonio

Fiducioso di un Suo autorevole intervento, resto in attesa di cortese riscontro a questo mio appello a difesa dell’Italia e degli italiani in Italia e nel mondo.

Uff. Dott. Antonio Peragine

Presidente Associazione Nazionale Italiani nel Mondo, Aps

https://wordpress.com/home/italianinelmondosite.wordpress.com

presidenteanim@gmail.com

antonio.peragine@gmail.com

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

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