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Murgia Enjoy, Celle di San Vito e i Monti Dauni: la Puglia da scoprire.

Riceviamo da Murgia Enjoy –  nella persona del suo presidente Leonardo Losito –  il seguente comunicato stampa
La Puglia è una Regione magnifica e dai Monti Dauni al Salento più meridionale riesce sempre ad affascinare il visitatore. Nel vasto territorio ci sono ancora piccole realtà lontane dal turismo di massa e poco conosciute anche ai pugliesi stessi, ma che meritano di essere visitate perché hanno saputo conservare usi, costumi e tradizioni degne di nota oltre alla proverbiale accoglienza tipica meridionale.
Uno di questi piccoli borghi è Celle di San Vito, il più piccolo Comune pugliese che, insieme a Faeto, rappresenta l’unica isola linguistica francoprovenzale presente nel sud Italia; l’isola è riconosciuta e tutelata da una legge statale quale “preziosa minoranza etnico-storico­linguistica” perché la lingua, anche se orgogliosamente custodita, è stata ritenuta a rischio di estinzione.
Il piccolo borgo, nel quale è presente la doppia denominazione delle contrade, ha avuto origine nella seconda metà del XIII secolo in seguito allo stanziamento di una colonia franco-provenzale per volere di Carlo D’Angiò che, dopo aver liberato Lucera dai Saraceni, concesse ai suoi soldati di richiamare le proprie famiglie per stabilirsi presso le cellette dei monaci situate alle pendici di Monte San Vito; alcune di queste famiglie piantarono in questo posto le proprie radici fondando Celle di San Vito e dando così vita a una comunità di lingua francoprovenzaleL’abitato si adagia su una lingua di terra dove le case in pietra dei circa cento abitanti sembrano volersi proteggere sia dai freschi venti estivi che donano sollievo ai residenti anche nelle giornate più calde che dalle nevicate che imbiancano il paese e le colline circostanti nei periodi più freddi.
Da Celle, grazie alla sua strategica posizione, si può godere anche di ampi e suggestivi panorami che in ogni stagione dell’anno offrono colori e sinuosità che non passano inosservate; si può godere anche della visuale dei vicini paesi aggrappati alle colline e di diversi boschi. Nei suoi vicoli scoscesi si avverte il profumo delle buone pietanze e il suono delle campane della chiesa posta al centro dell’abitato che interrompe il silenzio per ricordare il lento trascorrere del tempo. Non mancano alcune importanti testimonianze del passato come la Chiesa di Santa Caterina e l’Arco dei Provenzali e la possibilità di raggiungere le vicine sorgenti d’acqua purissima.
Celle si può definire un paese a misura d’uomo perché ai residenti e ai visitatori non manca nulla di ciò che serve per vivere, anzi, a Celle si può godere di un’ottima aria, di buon cibo e di quella quiete e pace che, purtroppo, mancano sempre più nelle città.
Nonostante le apparenti difficoltà, i cellesi sono riusciti a trovare una loro organizzazione per sopperire alla discontinuità o mancanza di alcuni servizi e così, per esempio, acquistano i beni di prima necessità prenotandoli telefonicamente dall’unico venditore ambulante che raggiunge Celle per soddisfare ogni necessità dei residenti. Oltre al medico, presente due ore a settimana, anche il parroco è “part-time” così come i due dipendenti comunali e il vigile. Un albergo comunale, un campo da calcio e da tennis, diversi sentieri che si inoltrano nei vicini boschi, un’area pic-nic, un museo con tantissime testimonianze del passato, un ristorante/pizzeria e qualche cascata sono solo alcune delle opportunità per il visitatore.
Fra chi da generazioni vive a Celle c’è anche chi ha scelto di investire la propria liquidazione per lasciare l’afosa città del nord e trascorrere qualche mese l’anno nella pace o chi si è proprio trasferito dal nord perché a Celle ha trovato la cura naturale e definitiva per i problemi respiratori del proprio figlio.
Anche la mancanza del gas metano rappresenta una difficoltà relativa perché ai residenti è riservata la possibilità di acquistare, attraverso il Comune, le canne di legna del vicino bosco ceduo comunale ad un prezzo calmierato.
La cittadina Palma Maria Giannini è Sindaco da tredici anni e rappresenta per i cittadini un riferimento sempre disponibile ad ascoltare ogni esigenza, finanche quelle non di sua competenza. E’ animata da un forte attaccamento al territorio e, nonostante grosse difficoltà logistiche e burocratiche, è sempre attenta a quei bandi che possono permettere alla piccola cittadina di usufruire di fondi per la collettività. Attualmente il suo principale intento è la creazione di un albergo diffuso anche per evitare che alcune abitazioni restino abbandonate all’oblio del tempo o di una struttura sociosanitaria residenziale dedicata agli anziani di Celle e dei paesi viciniori e bisognosi di assistenza e cure e che soffrirebbero il distacco dalla loro amata terra.
Grazie al progetto “Le strade del Francoprovenzale”, realizzato unendo i racconti di tutti i residenti, diversi qr-code aiutano il visitatore a scoprire i vari monumenti, i nomi delle botteghe non più esistenti, i personaggi che hanno lasciato memoria del loro passaggio, gli aneddoti del passato e, soprattutto, l’estetica del passato a volte cancellata dall’intonaco che nasconde le pietre.
Ogni anno il Sindaco, per rendere maggiore giustizia alla bellezza del luogo e con la collaborazione dei cittadini, abbellisce le vie del centro con fiori di ogni colore mentre usci e finestre delle case vengono adornati con tende ricamate all’uncinetto.
Quello di Celle, insomma, è un luogo da visitare, vivere, scoprire perché senza il sostegno del turismo questi piccoli e affascinanti borghi avranno sempre più difficoltà a mantenere la loro identità e a tramandare sani stili di vita.
Testi, foto e video a cura dell’associazione culturale “Murgia Enjoy” – www.murgiaenjoy.it
Con il patrocinio di Comune di Celle di San Vito, Unpli Puglia, Borghi Autentici d’Italia, Puglia Terra Nobile
Realizzato grazie al supporto delle aziende Combivox e NuovaElettra
Link documentazione fotografica:
Link riprese video:

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