Principale Arte, Cultura & Società Università, Formazione & Scuola “La scuola sta finendo… Dove insegnerò l’anno prossimo?”

“La scuola sta finendo… Dove insegnerò l’anno prossimo?”

Docenti precari non valorizzati, stipendi sempre bassi.

Sempre pronti al trasferimento. Zero stabilizzazioni. 

Il Movimento Puglia Favorevole chiede chiarezza al Ministro Valditara sul futuro dei nostri insegnanti e dei nostri figli.

Concorsi, supplenze, graduatorie, certificazioni varie, corsi di lingua, la Lim e la didattica interattiva, chi ne ha più ne metta.

Ogni mese una nuova notizia, tante nuove speranze e tanto studio (MIUR, Orizzonte scuola, sindacati, giornali, tv, social). I docenti precari, sempre più confusi ma comunque pieni di speranza e pronti a lavorare.

Oramai studiano senza sosta e partecipano a concorsi pubblici per riuscire a stabilizzare la loro posizione lavorativa e diventare di ruolo.

Voglio ricordare che il mondo dei precari va avanti già da tanti anni. Dietro il precariato scolastico, ci sono uomini e donne (di tutte le età) che in questi anni si sono preparati, hanno preso certificazioni, hanno intrapreso percorsi formativi con grandi sacrifici economici e si sono iscritti nelle diverse graduatorie GAE, GPS e d’istituto, aspettando la tanto attesa chiamata dalla scuola, per insegnare.

Per non parlare poi dei tanti insegnanti speranzosi che, pur di lavorare, si sono trasferiti dal sud al nord Italia e viceversa, stravolgendo la loro vita privata, familiare ed economica.

La scuola come ben sappiamo è un luogo di incontro e formazione. Gli studenti sono cambiati a livello culturale, i loro comportamenti sono in piena evoluzione e tutto questo sta creando confusione nelle classi tra insegnanti ed alunni. Gli insegnanti sono fondamentali per guidare e sostenere i nostri studenti, ma spesso devono affrontare molte difficoltà.

Molti insegnanti lavorano con contratti precari e ricevono stipendi bassi rispetto ad altri lavori.  La loro autostima ogni volta diminuisce e si sgretola in tanti pezzi. Questo perché non si intravede un futuro stabile all’orizzonte. Il danno enorme che tanti docenti precari subiscono ogni anno è imbarazzante. Ci sono insegnanti che ogni mattina si alzano con la voglia di lavorare, svolgono il lavoro con passione e con tanto impegno.

Molti di loro (tutti) sono costretti anche alla valutazione del proprio lavoro, fatta dai dirigenti e dai genitori degli alunni, che spesso sminuiscono la figura del maestro o del professore attraverso interventi inadeguati. Docenti che si trovano ogni anno ad abbandonare le loro classi, sfaldando i legami creati con gli alunni e con i loro colleghi docenti, cancellando velocemente tutto quello che si è costruito professionalmente in un anno di insegnamento.

Per non parlare poi della scuola che è anche colpita da problemi economici, organizzativi e strutturali come, ad esempio, l’accorpamento delle scuole senza una valutazione adeguata del numero di studenti per classe. Questo crea classi sovraffollate nelle aree urbane e alla chiusura di scuole nelle aree rurali, costringendo gli studenti a spostarsi in continuazione e in balia dei problemi dovuti ai mezzi pubblici che molte volte non funzionano come dovrebbero. Molti insegnanti precari, infatti, gestiscono classi numerose con grande confusione e con meno tempo per l’insegnamento.

Bisogna cambiare rotta. Il governo deve intervenire immediatamente.

Il Ministro dell’istruzione Valditara deve intervenire con più politiche per la scuola. La situazione deve cambiare. La scuola italiana va riformata seriamente per dare più attenzione alla popolazione degli insegnanti precari, oramai da assumere a tutti i costi, dal momento che da tempo sono loro che popolano, in gran massa, il mondo dell’istruzione formando le nuove generazioni.

È necessario che il Governo italiano modifichi sostanzialmente il decreto sulla scuola e aumenti i fondi per assumere più docenti. Ancora più risorse per il contratto scuola, pensioni anticipate, definire tutte quelle parti che da anni sono oggetto di contrattazione tra sindacati e Governo e che rimandano, come sempre, le riforme da attuare; incremento degli stipendi dei docenti e razionalizzazione delle mansioni. No all’aumento delle ore lavorative. Più meriti per i docenti precari e di ruolo. Riorganizzare la formazione del settore scolastico, da finalizzare allo sviluppo delle competenze dei docenti, con percorsi chiari, certi e concreti, di sviluppo professionale, finalizzati alla stabilizzazione del mondo della scuola.

Tutto questo per valorizzare il ruolo della scuola e renderla protagonista nella nostra società.

Inoltre, la scelta delle supplenze, degli incarichi temporanei, deve essere riorganizzata in modo più efficace ed efficiente, con chiarezza e trasparenza  Dirigenti/Graduatorie).

Il Governo deve finalmente prendersi le proprie responsabilità trasformando la scuola Italiana.

Stop alle tante promesse di cambiamento. Bisogna agire subito perché l’istruzione dei nostri figli, dei nostri ragazzi è importante e non può più aspettare. Loro sono già il nostro futuro.

Basta con le spese pazze fatte dallo stato italiano come l’acquisto dei banchi con le rotelle, mai usati, i milioni di euro spesi per le mascherine che poi sono risultate non idonee, i tanti soldi spesi per progetti obsoleti e che non servono a niente e le tante altre spese inutili.

I nostri soldi, i soldi dei cittadini italiani, vanno spesi per la formazione e per assumere i docenti da sempre precari. Bisogna agire subito.

Voglio ricordare che la scuola è uno dei beni più preziosi di una nazione, solo attraverso la formazione dei nostri figli, dei nostri giovani, costruiamo il futuro di una sana e libera

società. Investire nella scuola significa investire nel futuro della nostra società. È essenziale dare valore e riconoscimento al ruolo degli insegnanti e creare un ambiente scolastico favorevole all’apprendimento e alla crescita. Solo così la scuola potrà svolgere appieno il suo ruolo di formazione delle nuove generazioni italiane, preparandole per un futuro di successo e contribuendo a una società più inclusiva e democratica.

Noi di Puglia Favorevole, con tutti i sostenitori, ci faremo promotori di una          campagna di sensibilizzazione sul mondo dei precari a scuola, per far sentire sempre più la voce dei cittadini a chi ci governa.

Gigi LEONETTI (Coordinatore Regionale Movimento Puglia Favorevole)

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