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Recensione del romanzo “Futura” di Gaetano Mercinelli

Locandina presentazione FUTURA di Mercinelli

Recensione del romanzo “Futura” di Gaetano Mercinelli

di Evelyn Zappimbulso

La sofferenza, quale ne sia la causa, va incanalata, va indirizzata in qualcosa di positivo, va utilizzata per crescere. Ci ritornerà nella vita trasformata in energia nelle forme e nei modi che ora non possiamo immaginare e quando non ce lo aspetteremmo.

Sono queste le parole che la prof. di scienze rivolge all’allora studentessa Mimì, la protagonista dell’ultimo libro del dott. Gaetano Mercinelli “Futura” (2023) edito da Antonio Mandese Editore. Un romanzo introspettivo che viaggia nel passato esistenziale di una donna in lotta con un suo grande dolore. Mimì si ritrova seduta in una sala d’aspetto di uno studio medico e, incantata di fronte ad una grande Kenzia verde, riannoda la sua vita come un nastro, in bilico tra i ricordi sbiaditi di una adolescenza che la sua stessa mente ha ricostruito a pezzi monchi per provare a salvare un’anima sofferente. L’autore, alla sua seconda impresa letteraria, prova, con la Mimì di “Futura”, a spiegare al lettore che il come e il perchè delle cose possono non avere lo stesso futuro. Un romanzo profondo e delicato che affronta i valori dell’essere e l’inganno facile di chi osa sfidare il dono della vita sull’altare dell’ambizione.

Mimì voleva vincere. E così di fretta e volutamente impermeabile ai sentimenti, si diploma, si laurea, diventa un’affermata ricercatrice nel campo della genetica, ottiene incarichi d’eccellenza da multinazionali specializzate nell’ambito della ingegneria genetica. Zittisce se stessa, il suo dolore, le sue umane e dolci insicurezze e corre verso un destino che la ritroverà diversa, più donna, più dura, ma più vera.

“Futura” ha il dono della semplicità e della bellezza, perché l’io narrante della protagonista accompagna il lettore in scorci di vita che abbracciano un po’ tutta la varia umanità, fatta di scelte, di errori, di voglia di riscatto e ricerca del sé. Mimì, oltre se stessa ha un’amica, la sua Caterina, diversa da lei, lontana da lei nei pensieri e nella vita. Due esistenze parallele che non si incontreranno più. Un’esistenza libera, ignara del potere delle scelte e un’esistenza legata a un destino non voluto. L’incanto del romanzo è racchiuso nelle righe finali, ove vibra una nuova Mimì, in salita verso l’altura del perdono, sulla strada del ritorno verso casa, piegata in un rispettoso inchino innanzi alla Vita.

Gaetano Mercinelli

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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