Principale Attualità & Cronaca Regione Puglia, sì alla Cittadella della Musica Concentrazionaria

Regione Puglia, sì alla Cittadella della Musica Concentrazionaria

Nino Sangerardi

La Giunta regionale ha approvato lo schema di Accordo per la realizzazione, valorizzazione, gestione e promozione della Cittadella della Musica Concentrazionaria presso il compendio industriale Ex Distilleria sito in Barletta.

La Regione, tra l’altro, si impegna a inserire la Cittadella nella propria pianificazione strategica e nella programmazione unitaria 2021-2027. Concorrendo allo stanziamento di apposito cofinanziamento da definire sulla base del progetto e relativo Piano economico-finanziario, nel limite delle risorse inerenti il bilancio regionale a copertura parziale dei costi necessari.

Altri soggetti protagonisti dell’Accordo sono il Ministero della Cultura ( Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio Provincia BAT e Foggia, Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia), Provincia Barletta Andria Trani, Comune di Barletta, Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria.

Prevista la costituzione del Comitato di vigilanza formato da : sindaco di Barletta( presidente), 1 componente Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, 1 componente Soprintendenza Archivistica e Bibliografica, 1 componente Regione Puglia, 1 componente Provincia BAT, 1 componente Fondazione Istituto Letteratura Musicale Concentrazionaria.

Durata della convenzione? Cinque anni, rinnovabili su richiesta delle Parti.

Come nasce l’iniziativa della creazione della Cittadella della Musica Concentrazionaria?

Ecco : il Maestro Francesco Lotoro—nato a Barletta, pianista, compositore e direttore d’orchestra, docente presso il Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari , sta lavorando all’edizione dell’Enciclopedia Thesaurus Musicae Concentrationariae– da 30 anni ricerca  ed  esegue la musica Concentrazionaria composta in tutti i Campi di concentramento tra il 1933 e il 1953, con l’obiettivo di restituire vita e dignità alle vittime dei Campi.

Tutto l’enorme materiale raccolto è stato conferito alla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria. Quest’ultima istituita nel 2014 dallo stesso Maestro Lotoro con lo scopo di ricercare, catalogare, registrare e promuovere la musica concentrazionaria.

Ossia l’intero corpus musicale posto in essere in tutti i Campi di prigionia, transito, lavori forzati, sterminio, penitenziari militari, Stalag, Oflag, Dulag aperti dal Terrzo Reich e da Italia, Giappone, Repubblica di Salò, regime di Vichy e altri Paesi facenti parte dell’Asse ; oltre che da Gran Bretagna, Francia, Unione Sovietica, Africa Coloniale, Asia.

Il patrimonio di archiviazione, esecuzione, registrazione discografica già recuperato dalla Fondazione è attualmente composto da più di otto mila opere musicali, dodicimila documenti concernenti la produzione musicale realizzata in cattività, mille e trecento volumi di letteratura scientifica e teoretica sulla materia, duecento ore di interviste a strumentisti e compositori sopravvissuti, eccetera.

Una documentazione, memoria  unica al mondo creata “ viaggiando e incontrando ovunque autori e custodi di queste preziose testimonianze d’arte intrise di umanità”.

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