Nino Sangerardi
“La concentrazione dei rischi costituisce una criticità tradizionale SACE, come in generale delle Export credit agencies. Nel caso di SACE si presenta particolarmente problematica la concentrazione settoriale, con un peso del settore crocieristico che addirittura supera il 50% del totale delle esposizioni nei confronti di controparti private. Si ribadisce la necessità che gli organi aziendali sorveglino con attenzione l’evoluzione dei rischi assunti da SACE ponendo in atto comportamenti volti ad assicurare una maggiore diversificazione settoriale”.
Parole che si leggono nella relazione deliberata dalla Corte dei Conti, Sezione Controllo sugli Enti, con oggetto il bilancio 2021 della SACE spa servizi assicurativi del commercio estero, sede legale in Roma. Tra l’altro esercita funzioni di riassicurazione, coassicurazione e garanzia dei rischi di carattere politico e economico e catastrofico e commerciale e di cambio ai quali sono esposti gli operatori nazionali e le società, anche estere, nelle attività commerciali di internazionalizzazione dell’economia italiana.
Ultimamente a seguito di negoziazioni intercorse, Ministero dell’Economia e Finanze e Cassa Depositi e Prestiti hanno concordato la cessione del Gruppo SACE da Cassa Depositi e Prestiti al Ministero Economia e Finanze. Dunque SACE spa è totalmente partecipata dal Ministero e la Simest spa è stata ceduta a Cassa Depositi e Prestiti.
Dopo il forte incremento registrato nel 2020, per le azioni straordinarie intraprese a sostegno delle aziende durante la fase più acuta della pandemia Covid 19, nel 2021 il Gruppo SACE ha mobilitato risorse per 27,6 miliardi di euro, 12 miliardi a supporto del programma Garanzia Italia e 2,9 miliardi per Garanzia Green.
SACE chiude l’esercizio finanziario in esame con un patrimonio netto di 4,9 miliardi di euro, in crescita del 2,2% rispetto al 2020.
Il risultato economico pari a 105,6 milioni di euro, sviluppato del 32,5%. Per quanto riguarda il rendiconto finanziario consolidato mostra, in sintesi, che le disponibilità liquide e mezzi equivalenti subiscono un aumento assestandosi a 5.927 milioni.
Gli organi sociali sono formati da Consiglio di amministrazione, presidente, Collegio sindacale, amministratore delegato, Comitato controllo e rischi, Comitato per operazioni con le parti correlate.
Il compenso annuale per il presidente del consiglio di amministrazione nella misura di 240 mila euro, 25 mila euro per i consiglieri; 125 mila euro all’amministratore delegato, 300 mila euro al direttore generale, 33 mila euro al presidente Collegio sindacale e 23 mila euro ai sindaci.
L’organico di SACE spa è composto da 605 unità di cui 38 dirigenti, 309 funzionari, 258 impiegati per una spesa, ogni anno, complessiva di euro 40.052.436 euro a fronte di euro 39.203.245 euro del 2020.
A fine anno 2021 SACE aveva dieci sedi dislocate: tre sedi secondarie a Bologna, Milano e Venezia, sei sedi locali a Bari Firenze Napoli Lucca Palermo Torino, desk commerciali presenti ad Ancona Brescia Monza Verona.
La rete estera contempla dieci uffici in Hong Kong, Istambul, Shangai, Mosca, Città del Messico, Dubai, Il Cairo, Accra, Mumbai.
Da un punto di vista organizzativo le sedi sono raccolte in cinque Hub regionali riconducibili ad Asia, Medio Oriente e Nord Africa, Europa, Africa e Americhe, rispondono funzionalmente al Direttore della Rete Internazionale basato nella capitale d’Italia.
Le compagine societarie in capo al Gruppo SACE sono le seguenti :SACE Bt spa attiva nei comparti credito, cauzioni e altri danni, detiene interamente il capitale di SACE SRV specializzata nel recupero crediti e gestione del patrimonio informativo di SACE, SACE Fct spa società di factoring.
SACE inoltre è proprietaria del 100% di SACE do Brasil representacoes ltda che svolge compiti di rappresentanza e promozione del Gruppo in Brasile, e possiede una partecipazione del 3% nell’African Trade Insurance Agency.
Il rapporto dei Magistrati contabili è stato inviato ai presidenti del Senato e della Camera dei deputati.
