
Il Ministero dell’Energia e dei Minerali dell’Oman ha firmato con la Knights Bay Company britannica, un accordo per l’estrazione del nichel e dei suoi derivati. Il memorandum d’intesa (MoU) è stato firmato a Londra dal neonato Office for Investment (OFI) del Regno Unito e dall’Oman Investment Authority (OIA), con l’obiettivo di rafforzare i legami economici tra il Regno Unito e l’Oman. Si tratta del primo accordo minerario con un investitore straniero. Gli investimenti iniziali relativi alla fase di esplorazione e valutazione sono stimati in circa 25-30 milioni di dollari USA nei primi tre anni.
Nichel: Regno Unito firma accordo con l’Oman
In quanto ex semi-protettorato britannico, l’Oman ha una relazione consolidata e completa con il Regno Unito che abbraccia diversi settori, dalla difesa e sicurezza all’istruzione. I più notevoli forse però sono i suoi legami economici. In effetti, le aziende britanniche hanno una lunga storia di investimenti nel paese. Pertanto la partnership si sforza anche di identificare e sostenere gli investimenti commerciali in aree come l’energia pulita e la tecnologia, una parte fondamentale del rapporto commerciale della nazione da 1 miliardo di sterline all’anno. La firma segue l’incontro del primo ministro Boris Johnson con il sultano dell’Oman, Haitham bin Tarik al Said, a Downing Street a dicembre, dove ha discusso gli sforzi per promuovere la ripresa economica della Gran Bretagna e dell’Oman dalla pandemia, opportunità di investimento nella tecnologia verde e rinnovabile, e il nuovo accordo di libero scambio tra Regno Unito e CCG, che è in discussione quest’anno. La domanda di nichel, un componente cruciale nelle celle delle batterie agli ioni di litio, è destinata ad aumentare con l’aumentare dell’adozione di veicoli elettrici in tutto il mondo.