Principale Cultura & Società “Babustoria”, il blog della divulgazione storica: intervista alla curatrice Claudia Babudri

“Babustoria”, il blog della divulgazione storica: intervista alla curatrice Claudia Babudri

Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis”, affermò nel “De Oratore” il politico, scrittore, oratore e filosofo romano,  Cicerone.

In un periodo storico come quello coevo, questa locuzione latina che significa letteralmente “La storia in verità è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità” vuol, dunque, dimostrare l’importanza istruttiva della materia, la quale è capace di far rivivere le ideologie passate guidando le scelte future.

Moltissimi sono i siti ed i blog che, facendo tesoro di quanto appena affermato, si impegno nello studio e nella diffusione della cultura storica; tra questi primeggia “Babustoria”, curato dalla storica dell’arte Claudia Babudri che ci ha concesso una gentile intervista: 

Partiamo da principio: chi è Claudia Babudri?

Sono laureata in Storia dell’Arte, abilitata alla professione di guida turistica per la regione Puglia. Da sempre amante della lettura e scrittura, collaboro con alcune testate online in qualità di articolista. Mi occupo anche di recensire romanzi storici.

Dall’ agosto 2020, sono amministratrice e autrice del blog Babustoria, per il quale ho ricevuto l’attestato di merito in qualità di “Ambasciatore della Lettura – Categoria Divulgatori” dal Centro per il Libro e la Lettura il 26 luglio del 2021.

Da dove nasce la tua passione per il Medioevo, e più in generale per la storia?

La storia mi è sempre piaciuta ma, se dobbiamo parlare di amore, Cupido scoccò le sue frecce al Liceo. Ho frequentato il Classico presso il Convitto Nazionale “Domenico Cirillo” di Bari e ho avuto l’onore di essere alunna di Concetta Piacente, magistrale docente di storia e filosofia. È stata lei a trasmettermi questa passione, in particolare per il Medioevo, periodo approfondito attraverso ricerche accademiche e personali.

Come e quando nasce il blog Babustoria, tanto amato e seguito dai cultori della materia?

Creare un blog di storia è sempre stato nei miei pensieri, forte dell’incoraggiamento di parenti e conoscenti. Questa idea si è concretizzata solo nell’agosto 2020, in piena pandemia. Al di là dei motivi di maggiore tempo dati dal lockdown e dalla forte passione che nutro per la storia e per l’arte, parlare di questa disciplina è stata una intima e pressante necessità per far fronte alla crisi che ci ha investito tutti. Ho cercato di creare qualcosa di bello in un periodo buio, condividendo i miei interessi con altri cultori della materia, creando un ponte per andare oltre le barriere.

Per le tue ricerche a quali fonti fai riferimento? Hai uno storico, in particolare, sul quale fai più affidamento? Se si, quale?

Mi baso sulla saggistica e sulle fonti attinenti ad un particolare personaggio, periodo o avvenimento, passate al vaglio critico e al confronto, all’approfondimento e alla traduzione.

Su quale periodo storico si concentrano maggiormente i tuoi studi?

Il periodo su cui maggiormente mi concentro è il Medioevo, a mio parere ancora frainteso.

Ritieni che la storia sia inserita e insegnata in modo corretto nei programmi didattici odierni, o pensi riceva poca attenzione?

Il problema non è l’insegnamento della storia in sé ma il ruolo che si da alla cultura in generale. In questo mondo che, per struttura e costituzione, tende a monetizzare tutto e a tutti i costi e che riduce l’istituzione scolastica ad una “industria sforna voti” incurante dei contenuti, della formazione critica e consapevole, si è persa l’anima dei valori. La cultura è un valore, la storia anche. E non è vero che le materie umanistiche non servono a nulla. Si tende sempre a calpestare la cultura, a non valorizzarla o, se chiamata in causa, imbellettarla in modo grottesco dietro il sorriso di un influencer, garanzia di denaro e visibilità. Un costruire sulla sabbia perché se non si insegna, sin dall’infanzia, il valore del proprio patrimonio culturale, anima della società di cui si fa parte, i musei o non verranno visitati o frequentati sull’onda di una moda temporanea. Gli studenti sbufferanno davanti ai libri di storia, arte o filosofia perché nessuno, sin da piccoli gli ha insegnato il valore. Studiamo la nostra storia perché la nostra storia siamo noi. Se si smettesse di ridurla a semplice e nozionistico elenco di date e nomi e si insegnasse la morale dietro gli eventi potremmo dare alle future generazioni uno strumento, potente, meraviglioso per costruire un mondo migliore sugli errori del passato, pensando con la propria testa. Infatti, siamo tutti bravi a ricordate date e nomi ma la vera sfida è pensare criticamente, diventare bravi cittadini, consapevoli e inclini al confronto.

Tornando al tuo blog, Babustoria riceve costantemente attenzione sui suoi canali di divulgazione, quali sono i fini che si pone?

Babustoria è incentrato sul periodo medievale per sfatare alcune errate concezioni non ancora superate. Perché sì, il Medioevo è un incompreso. Ed io amo gli incompresi.
Ancor oggi, il termine “medievale” è utilizzato con accezione negativa a sproposito e senza cognizione di causa. Sono tanti i falsi miti su questo periodo così interessante ed affascinante con le sue luci e le sue ombre. Il mio blog ha come obiettivo quello di correggere questa mentalità distorta attraverso pillole di arte, archeologia e società medievale.

Ringraziando Claudia Babudri per la gentile concessione dell’intervista e per il suo tempo, vi invitiamo a seguirla sul blog “Babustoria“, (https://storiababu.blogspot.com/) fonte per approfondimenti e ricerche da parte di tutti gli amanti, i rievocatori ed i cultori dell’epoca medievale.

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