Principale Politica Diritti & Lavoro Le vittime e i dimenticati

Le vittime e i dimenticati

Una foto che ormai ha fatto il giro del mondo, quella della bambina con il fucile e il lecca lecca.
La foto è stata scattata dal papà della bimba, Oleksii Kyrychenko, e postata su Facebook per “richiamare l’attenzione del mondo sull’aggressione russa”

Una bambina ucraina di 9 anni, in bocca un lecca lecca, nelle mani un fucile e con un nastro giallo e blu tra i capelli, è diventata virale sui social nel giro di poche ore. Foto postata dal padre della bambina su Facebook con il titolo “young girl with candy” (ragazzina con caramella) proprio per “portare l’attenzione del mondo sull’aggressione russa in Ucraina”. “Si tratta del mio fucile. Gliel’ho dato solo per fare la foto ed era scarico”, ha aggiunto il genitore.
Una foto  diventata il simbolo della tragedia dei bambini, ucraini vittime della guerra Ucraina Russia.
Bambini privati del diritto all’infanzia e quindi alla felicità, alla spensieratezza, al gioco. Il diritto di avere una casa, una famiglia.

Il diritto all’istruzione e a socializzare coi coetanei e scoprire le meraviglie del mondo anziché i suoi orrori.
Una delle tante troppe foto, simboli, icone di bambini vittime della barbarie umana.
Da ricordare infatti il piccolo Krill il bambino  eroe che morì in Donbass per salvare la sorellina: Kirill.
Kirill Sidoryuk era un bambino ucraino di 13 anni che, morto nel nel 2014, facendo da scudo  col proprio corpo alla sorellina durante un bombardamento effettuato dai reggimenti nazionalisti nel villaggio di Butkevich, Donbass.
La DNR ha dedicato una statua in suo ricordo vittima dalla barbarie nazionalista.

Al dolore di simili tragedie che danno luogo a una vera e propria strage degli innocenti, si aggiunge tanta rabbia e indignazione.

La rabbia nel vedere che oggi, 2022, esistono vittime, inclusi i piccoli angeli, di serie A e di serie B. Da un lato infatti, vittime che è giusto ricordare, bambini le cui foto è giusto facciano il giro del mondo e contestualmente, vittime, bambini, gettati volutamente nel dimenticatoio, perché scomodi, perché morti per mano sbagliata e quindi nella parte sbagliata.

Già, quelle vittime volutamente dimenticate da chi, in queste ore, decanta nobili valori e pavoneggia bandiere della pace.
Sepolcri imbiancati che ricordano il senso di umanità e civiltà come ipocrisia comanda, ossia a intermittenza.

Rita Lazzaro

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.