Principale Attualità & Cronaca Aeroporti Puglia ennesimo esempio di clientelismo

Aeroporti Puglia ennesimo esempio di clientelismo

Riceviamo e pubblichiamo. Aeroporti di Puglia, l’ennesima società pubblica funzionale al clientelismo politico di Emiliano e di tutti i suoi sodali.
Ieri Vasile diventa Presidente di ADP senza avere nessun merito, ma facendo parte del cerchio magico non è requisito essenziale. Se invece non ti vai a prendere il caffè con i compari, cadi in disgrazia e pur essendo l’unico competente ti mobbizzano fino a farti dimettere. Un giorno ve la racconterò per bene questa storia perché merita un capitolo ad hoc.
Nelle more, attendo ancora un po’ affinché il bravo manzoniano, Claudio Stefanazzi, dia risposte alle mie domande che gli ho posto un paio d’anni fa.
Vasile, a cui il quotidiano italiano nel 2014 dedicò un articolo dal titolo ‘La carriera del Trombato’, diventando Presidente li ha ‘smentiti’.
Pensate, in questi anni il suo hotel di famiglia ha accolto la quasi totalità dei viaggiatori che Adp deve accomodare per cancellazioni e altro, quando si dice padrone e sotto. Gli altri hotel? Si attaccassero al tram.
Ovviamente, e ogni volta, che la Emiliano’s band ne ha avuto o ne avrà bisogno, la sala convegni era, è e sarà sempre a loro disposizione. Pensate, alle scorse regionali, nella sala consegni dell’hotel di famiglia, avevano allestito una vera e propria catena di montaggio per la produzione di liste farlocche e facevano tutto loro. Perché lo so? Perché, mentre andavo a Gravina per le autentiche della modulistica che mi sarebbe servita il giorno dopo per depositare la mia lista Cittadini Pugliesi, per l’ennesima volta mi chiamò Rocco De Franchi che mi passò il consigliere Campanelli, quello indagato con Stea e Sannicandro, per dirmi vieni con noi, stiamo al Parco dei Principi, passa che facciamo tutto noi.
Per questo motivo Rocco, dopo aver fatto l’assessore all’ambiente a Taranto per conto di Emiliano e dopo essersi prodigato per cooptare candidati, ha avuto un dipartimento ex novo a spese nostre, 150 mila euro annui circa, dal nome emblematico, Responsabile Comunicazione Istituzionale.
                         Vasile
Emiliano, quello che moltiplica i dipartimenti, i gabinetti, le aziende sanitarie e il numero dei suoi consiglieri personali, manco fosse Gesù, sperpera milioni di euro della collettività per fare clientelismo politico tramite i suoi nominati, allargare il fronte eterogeneo e, così, rimanere feudatario a vita e fintanto che non andrà ad ingrassare i procioni. Lui lo chiama laboratorio pugliese, io lo definisco sistema di malaffare, una piovra che toglie diritti e opportunità alla gente per bene con una semantica tutta loro.
È cosi Cda diventa Comitato d’affari, PD diventa Prendi e Dai, talvolta l’acronimo è palindromo e diventa Dai e Prendi ma il senso resta il medesimo e clientelare. Alla stessa maniera la Asl diventa azienda a scopo di lucro, la sanità pugliese vale 40 miliardi a legislatura, e se provaste ad incrociare i nomi presenti nelle liste di Emiliano con i dipendenti del sistema sanitario regionale, vi verrebbe da piangere.
Tu ti candidi con me ed io ti faccio fare carriera. Tre nomi su centinaia, per darvi la cifra, Altomare, Saracino e Spaccavento.
Aqp diventa a questo prezzo e così via, mi ci vorrebbe una collana di libri per dirvi tutto, ma a fine aprile con Grattaliano l’andremo a raccontare al Giudice.
Insomma, un manipolo di sodali che con decine di migliaia di posti a chiamata diretta, incarichi da oltre centomila euro cadauno e appalti pubblici da centinaia di milioni, continua a fare proselitismo e a condannare 4 milioni di persone a cotanto sfacelo e ipocrisia.

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