Principale Attualità & Cronaca Mario Conca: “La piovra pugliese in pillole!”

Mario Conca: “La piovra pugliese in pillole!”

La piovra pugliese – Riceviamo e pubblichiamo

” Ti faccio vincere un appalto e tu assumi figli, amici e parenti.

Ti do informazioni preziose sulla gara d’appalto e tu mi paghi la festa di compleanno così faccio bella figura con la famiglia e i compagni.

Ti faccio gestire attività che dovrebbero essere prerogativa del pubblico e tu mi sostieni per fare liste e prendere voti con i dipendenti che ti ho fatto assumere segnalandoteli.

Ti candidi con me e ti faccio diventare direttore di distretto, direttore sanitario di presidio oppure una unità operativa complessa la troviamo. Tranquillo. Se ti sei impegnato fortemente e per anni ti mando in una direzione strategica a 120 mila euro l’anno fare il DA o il DS, tanto il DG l’ho nominato io e se non fa ciò che dico dopo tre anni lo lascio a casa. La dirigenza amica.

Mi organizzi la civica ed io dico al direttore generale dell’ASL di nominarti amministratore unico di Sanitaservice cosi possiamo aiutare gli amici. Uniamo l’utile al dilettevole. E tutti siamo contenti per altri cinque anni.

Tu segui e coordini per mio conto la campagna elettorale, ed io ti creo un dipartimento ad hoc da 150 mila euro. L’impegno va ripagato sempre perché si deve pur mangiare.

Tu ti candidi con me e se vieni trombato, tranquillo, continui ad adularmi ed io ti creo dal nulla la poltrona di vice capo di Gabinetto oppure ti creo addirittura un’azienda sanitaria ex novo. Se non mi sei proprio vicino ti faccio diventare comunque mio consigliere personale per darti un contentino economico a spese della collettività e per continuare a fare clientelismo in nome e per mio conto. Ma cosa devo fare di più per non farti perdere proprio la faccia? Tutto ciò costa milioni e milioni all’anno e molto più del trattamento di fine mandato dei consiglieri regionali? E chi se ne fotte, tanto pagano i fessi dei pugliesi.

Questo è il modus operandi, per raccontare tutto dovrei scrivere un libro, dei governi a guida PD, al lordo di sfumature e contenitori elettorali appositamente creati. Più che un partito è sempre più un comitato d’affari e un acronimo, P”rendi e D”ai. Una mano lava l’altra. Amici siamo!

Così facendo potranno governare a vita, per questa ragione puntano all’eliminazione dell’impossibilità di fare il terzo mandato nei conuni e nelle regioni. A dimostrazione di quanto affermo, sono 18 anni di governo ininterrotti del PD sia alla regione che alla città Metropolitana che al comune di Bari. Colpiscono l’immaginario collettivo con falso perbenismo, falsi problemi e falsa informazione. Colpiscono il cuore della gente per annebbiare le loro menti. Farisei eccelsi, sepolcri imbiancati.

Avete capito perché, ogni tanto, fanno uscire un concorso regionale per 300 persone e si presentano in 70 mila speranzosi? Una presa per il culo perché il malloppo dei posti non passa dai concorsi. Hanno esternalizzato non meno di 50 mila posti di lavoro chr gravitano nell’orbita della struttura regionale per evitare di fare concorsi pubblici e poter chiamare direttamente gli amici. Si sono inventati, nel tempo, le short list, gli avvisi pubblici e per sanare tutto è arrivata la Madia. Ci sono anche le agenzie interinali dove arrivano le liste di persone amiche da chiamare. Se non conosci nessuno fai lo schiavo oppure desisti oppure fai l’emigrante. A volte può bastare la tessera e la simpatia. 50 mila per 10 voti di famiglia sono 500 mila voti, uno zoccolo duro. E poi vi meravigliate perché vincono sempre?

Ma l’opposizione esiste? Si, certo, ma si chiama oppofinzione, cioè, fanno finta di scaldarsi mentre fanno i cavoli loro. In pratica per loro vale il detto partenopeo, si piange e si fotte, mentre si lascia cooptare perdendo pezzi.

I casi sarebbero tanti, ve ne cito uno su tutti che ritengo assai emblematico. Consigliere regionale da molti lustri, e per questo motivo in aspettativa quale dipendente apicale di un’azienda sanitaria, che sta maturando una pensione da 105 mila euro lordi dopo aver maturato il vitalizio da consigliere regionale eliminato nel 2013.

Nella sua doppia veste pubblica che fa? Ovviamente cura gli interessi della sanità privata e va ad arrotondare i suoi interessi in stakeholders che gestiscono appalti milionari pubblici in cambio di silenzio.

Il mercimonio elettorale è servito e per ogni esempio che ho fatto, ve l’assicuro, ci sono più nomi da matchare. L’imbarazzo della scelta. Mi viene da piangere 😪

Grazie a quel milione e mezzo di pugliesi che nel 2020 non è andato a votare e ora si lamenta inutilmente.

Potevano sfogare la loro rabbia su di me o su uno degli outsider dopo di me, non hanno ancora capito che non votare aiuta il sistema malato, di cui si lamentano, a non cambiare. Peggio mi sentirei se avessi votato questa gentaglia che lucra, ruba, spreca e spaccia diritti come favori.”Mario Conca

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Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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