Principale Attualità & Cronaca Cingolani, se caro bollette resta lavoreremo a ricalcolo

Cingolani, se caro bollette resta lavoreremo a ricalcolo

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Il ministro Roberto Cingolani ha annunciato che per ora il Premier ha fatto un’azione per mitigare questo trimestre, essendoci la deadline di marzo-aprile, con tre miliardi, ma che se dovesse emergere che il gas è strutturalmente più costoso, lavorerà su altri concetti che vanno a vedere il calcolo della bolletta.

”Il fatto che ad aprile si preveda un calo del prezzo del gas non interessa a nessuno, visto che ad aprile i caloriferi sono spenti e da sempre, salvo rare eccezioni, i prezzi crollano. Quello che serve è raddoppiare i 3 miliardi che si prevede di stanziare per il primo trimestre 2022, altrimenti sarà una carneficina per le famiglie” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.

”Inoltre, urge un ricalcolo immediato, ossia va messa subito in campo una riforma strutturale delle bollette energetiche, trasferendo gli oneri di sistema sulla fiscalità generale, eliminando le accise e le addizionali regionali del gas, stabilizzando la riduzione dell’Iva sul gas, ampliando le fasce di reddito per poter usufruire dei bonus sociali” conclude Vignola.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, nel caso le previsioni rese note ieri da Nomisma fossero confermate, si tratterebbe di una stangata su base annua, per una famiglia tipo, pari a 136 euro per la luce, ipotizzando il rialzo minimo stimato del 17% e 679 per il gas, a fronte di un rincaro del 50%, per un totale pari a 815 euro. Se invece l’elettricità salisse del 25%, allora si tratterebbe di una batosta da 879 euro: 200 per la luce e 679 per il gas.

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