Giovanni Mercadante
Tavolo dei relatori francesi. Primo da destra il Presidente Nunzio Panaro dell’AMC
Per i due seminari sui raccolti dei cereali del 2021 e previsione per il 2022 organizzati dall’AMC/Associazione Meridionale Cerealisti, Altamura è stato palcoscenico internazionale per la presenza di illustri relatori del settore provenienti dalla Francia e dall’America con la partecipazione di numerosi operatori giunti da tutta l’Italia.
La capitale della Murgia, indiscussa forza motrice economica della Puglia, è punto di riferimento per le Borse merci nazionali (Bari, Milano, Bologna, Roma). Questo valore aggiunto è frutto innanzitutto di alcune figure all’interno dell’AMC che hanno sempre operato nel silenzio, fuori dai riflettori mediatici; ci riferiamo al Presidente in carica Nunzio Panaro, a cui va il merito del progetto del Distretto del Grano, primo in Europa, riconosciuto recentemente dalla Regione Puglia; e al past Presidente Domenico Rifino cofondatore di detta associazione nel 2006.
Vedere oggi questa realtà muoversi con disinvoltura nei teatri mondiali di maggiore produzione di cereali e legumi e la partecipazione alle fiere internazionali del settore come Madrid, Francoforte, Vienna, Stati Uniti, Russia, è un traguardo che deve inorgoglire tutti.
Va chiarito una volta per tutte che l’importazione di cereali nel nostro Paese è importante per una serie di esigenze.
Innanzitutto la vocazione dell’Italia alla trasformazione dei grani in pasta e pane e la conseguente esportazione. Secondo fattore è l’indice proteico assicurato dai grani esteri: oltre il 15% che garantisce maggiore elasticità alla pasta che non si spezza all’impasto, contro il nostro 13% massimo; e terzo fattore, la produzione nazionale è insufficiente a fronteggiare la domanda dei molini. Già in Altamura operano 8 industrie molitorie con un ragguardevole potenziale di trasformazione, la cui produzione di farina e semola rimacinata è destinata sia al mercato nazionale che a quello estero.
I convegni delle due maggiori e più autorevoli associazioni cerealiste, francese e americana, organizzati da diversi anni dall’AMC presieduta dall’infaticabile Nunzio Panaro e dal figlio dott. Nicola Panaro, sono una prova di quanto sia importante Altamura per i produttori esteri. Il nostro territorio è punto di arrivo, stoccaggio e trasformazione dei loro prodotti. Sia gli operatori esteri che quelli locali e nazionali hanno sotto controllo il mercato tra la domanda e l’offerta, e le scorte nazionali.
Da sinistra: Ian Flagg, Vice Presidente della U.S. Wheat Associates e i Rutger Koekoek Direttore Marketing Europa; Nunzio Panaro presidente AMC e il figlio dott. Nicola Panaro, Responsabile Pubbliche Relazioni
Per quanto attiene il seminario tenuto il 5 novembre 2021 presso la sala Ricevimenti Gattopardo, ormai divenuta storica location per questi eventi, la delegazione francese di Interéréales è stata rappresentata dal Presidente Philippe Heusele; dal direttore François Gatel; Cécile Adda Dailly; Delphine Drignon; Adéline Streiff della Arvalis, Istituto agricolo; Paul Le Bideau della FranceAgriMer.
La qualità e la resa del grano duro francese nel raccolto del 2021 – è stato dichiarato dai relatori d’oltrealpe – sono molto soddisfacenti. L’incremento della produzione del grano duro si è avuto maggiormente nelle regioni che affacciano sull’Atlantico, mentre nel sud della Francia c’è stata una notevole contrazione dovuta alla siccità.
Il tenore proteico del grano duro è risultato alle analisi da buono a molto buono, il cui indice in alcune regioni è andato oltre il 15%, quindi molto consistente.
Da sinistra: Antonio Loizzo; Domenico Rifino; Domenico Carone; Nunzio Panaro; Nicola Panaro
Presenti ai due seminari gli studenti del 4° e 5° anno dell’Istituto Nervi-Galilei, indirizzo agraria-agroalimentare-agroindustria, accompagnati dai loro docenti, professori Nicola Ostuni, Luigi Di Noia e Maria Ferrulli; quest’ultima responsabile del “gruppo H” diversamente abili. Il prof. N. Ostuni ha tenuto a dichiarare che non è la prima volta che presenziano a seminari del genere. Grazie alla sensibilità del Presidente Nunzio Panaro, i ragazzi hanno la possibilità di approfondire determinate tematiche.
Il seminario invece tenuto il 19 novembre 2021, sempre nella predetta location, a cura dalla U.S. Wheat Associates, relatori Vicepresidente Ian Flagg; e Rutger Koekoek direttore Marketing Europa, è stata una ulteriore prova del ruolo dell’AMC nello scenario internazionale in cui si muovono i nostri operatori economici.
Innanzitutto è stato fatto presente che i prezzi dei cereali sono aumentati notevolmente a seguito della siccità che ha coinvolto tutto il pianeta. Il grano duro si è attestato in una forbice di 300 dollari per tonnellata metrica; i chicchi sono risultati molto piccoli rispetto alla media degli anni scorsi. In compenso tuttavia l’indice proteico è risultato ottimo con il 15,5%. Inoltre gli Stati americani con vocazione alla cerealicoltura, es. Nord Dakota, il Montana, la California hanno visto ridurre notevolmente le superficie coltivabili a seguito della siccità nella misura del 6%. Insomma si sono registrati raccolti molto bassi, con la conseguenza che i prezzi sono schizzati alle stelle per l’elevata domanda.
In primo piano da sinistra: Ivano Loizzo – Giuseppe Scarai
Per fare un esempio pratico il grano duro indicato HRS/Hard red spring durum ha subito una drastica riduzione di raccolto del 50%.
Stesse conseguenze sulle altre varietà di grani: Soft white/SW e Soft white red/SWR. Molte aziende agricole americane hanno variato le superfici coltivabili con altri prodotti, riducendo di conseguenza il loro conferimento di grano duro ai centri di raccolta.
Il grano duro coltivato e prodotto in Canada per esempio ha subito un’impennata paurosa: da 300 a 700 dollari per tonnellata metrica a causa della siccità con temperature elevatissime in quelle regioni che sono andate oltre i 32 gradi.
Gli stessi fenomeni si sono registrati in altre parti del pianeta, come in Ucraina e Russia. Mentre in Australia, le condizioni metereologiche leggermente più favorevoli hanno consentito un miglior raccolto e una capacità di esportazione di oltre 25 milioni di tonnellate metriche. Comunque a far aumentare notevolmente il prezzo del grano sono stati anche altri fattori collaterali: incremento dei costi di trasporto, la pandemia da covid-19 e situazioni geopolitiche sfavorevoli.
In conclusione, hanno affermato i due relatori americani, i grani prodotti quest’anno in Canada e negli Stati Uniti, nonostante le condizioni avverse, chicchi piccoli e drastica riduzione del raccolto, la qualità registrata è stata ottima, con peso specifico ottimale, presenza di DON (micotossina) 0%, niente fusariosi (malattia della pianta); vitrosità al 99%; contenuto umidità molto basso. Per le industrie molitorie, la resa della semola è ottima; colore giallo 30,3%; forza del glutine elevato; buona masticabilità della pasta.