Polis pro Persona
Ora, a margine del voto di Palazzo Madama che ha bloccato il liberticidio disegno di legge che avrebbe imposto la cultura gender al Paese, osservano che «l’arrogante chiusura al dialogo e il progetto ideologico della fluidità di genere hanno perso».
«Vi è – proseguono le decine di associazioni del laicato cattolico – una maggioranza trasversale in Senato che preferisce la condivisione larga su temi sensibili per l’antropologia. La nota verbale del Vaticano e il seminario al senato del 2 luglio di decine di associazioni con la partecipazione di esponenti cattolici, liberali, progressisti e dell’esperienza femminista hanno evidenziato il carattere divisivo del ddl Zan. La mobilitazione delle 70 associazioni cattoliche si è caratterizzata per la ricerca di un comune denominatore antropologico negli opposti schieramenti quale contributo alla ricomposizione nazionale sui principi».