Principale Politica “Re-think”. A Taranto la fiera sull’economia circolare in Italia

“Re-think”. A Taranto la fiera sull’economia circolare in Italia

Pimo giorno di dibattiti, nella sede tarantina dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, in Città vecchia, per “Re-think”, il forum sull’economia circolare promosso dall’organizzazione internazionale Tondo con la collaborazione, tra gli altri, del Comune di Taranto e dell’associazione Eurota, nonchè di ENI.
Un’importante occasione di confronto sbarcata a Taranto grazie all’impegno del consigliere nazionale ANCI Gianni Azzaro, che ha intravisto in “Re-think” l’opportunità per rendere Taranto un vero e proprio riferimento nazionale per i temi dell’economia circolare.
«Il successo di questo debutto dice molto sulle potenzialità che il territorio offre – le parole di Azzaro –, Taranto è pronta per essere luogo dove teoria e pratica della transizione ecologica possano essere praticate proficuamente. Guardiamo all’esperienza di Ecomondo a Rimini e siamo già al lavoro per rendere ‘Re-think’ un appuntamento a cadenza annuale, l’unica e più autorevole fiera sull’economia circolare in Italia, con un’appendice operativa che consisterà nel lancio, a ogni edizione, di un progetto innovativo e sostenibile che si traduca in una start-up. Sarà la nostra road map annuale verso quel cambio di paradigma che, insieme al sindaco Rinaldo Melucci, abbiamo immaginato per Taranto».

E’ stato il sindaco Rinaldo Melucci ad avviare i lavori. «Taranto è una trincea per il Paese – le parole del primo cittadino –, dove conduciamo una battaglia aspra per modificare un modello di sviluppo che metta da parte il pantano della monocultura, che nel nostro caso è siderurgica, ma che ovunque è un freno all’autodeterminazione dei territori. Parlare di economia circolare a Taranto acquisisce senso ulteriore perché qui operano player importanti, che possono orientare gli investimenti pubblici in una certa direzione, ma soprattutto perché qui abbiamo predisposto una programmazione molto sofisticata che ha anticipato per alcuni versi i temi del PNRR. Abbiamo cancellato molti alibi, con la nostra azione amministrativa, ma c’è ancora un gap da recuperare e giornate come questa, per la quale siamo grati all’organizzazione, ci permettono di fare in modo che questa vocazione alla diversificazione, alla pratica dell’economia circolare, possa entrare nella quotidianità dei cittadini. Taranto c’è e si sta davvero ripensando».

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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