Principale Politica Diritti & Lavoro E-commerce e vendita al dettaglio: cosa sta accadendo?

E-commerce e vendita al dettaglio: cosa sta accadendo?

Le abitudini dei consumatori che spostano l’attenzione dai canali fisici all’e-commerce, cambiano il mondo del commercio italiano passando ad una redditività che passerà dal 3,5% al 2,6%.

 

L’Europa è protagonista di un’epoca di transizione in termini di canali di vendita, in cui la pandemia da Covid ha accelerato rapidamente le nuove abitudini dei consumatori che spostano la loro attenzione sugli shop online. Solo il commercio al dettaglio italiano prevede una perdita di 3,7 miliardi di euro tra 5 anni con una velocità maggiore rispetto agli altri Paesi. Secondo un’indagine ripresa da HuffPost, anche per la Gran Bretagna, Spagna, Francia, Germania e Svizzera pare che il piede sia premuto sull’acceleratore verso un cambiamento progressista che vede le spese spostate permanentemente sulla vendita digitale. 

Sono soprattutto i settori di elettronica, casalinghi e poi di vestiario ad avere la meglio con famiglie propense a migliorare i propri comfort. Forzati a vivere più tempo nelle proprie case, i bisogni e gli svaghi hanno avuto maggiore rilevanza. C’è stato chi ha scelto di migliorare il proprio benessere ricorrendo ad attrezzature ginniche, e chi ha riscoperto degli hobby ha avuto bisogno degli strumenti adatti. Di sicuro il Covid ha dato modo di rimpigrire la sveltezza della gente che in passato avrebbe apprezzato di recarsi in un negozio fisico per acquistare.

Un commercio uniformato all’e-commerce

Una pandemia affiancata alla progressione tecnologica non potrà che cambiare anche le abitudini delle aziende che, per continuare ad esistere, si vedranno costrette ad adeguarsi ai cambiamenti esterni. Non solo gli oggetti elettronici hanno riscosso interesse ma oramai parliamo anche di settori agroalimentari. Con la mancanza di spostamenti facili da parte di molti, sono stati i settori della ristorazione ad avvalersi della possibilità di consegnare i propri prodotti, di qualsiasi genere. Questa circostanza ha accomodato maggiormente i bisogni delle famiglie che accettano senza esitazione la comodità di un servizio fatto appositamente per loro.

Allo stesso modo, se il mondo lavorativo continua inesorabilmente a cambiare, qualsiasi altro settore può avere la possibilità di conformarsi modificando le proprie modalità di vendita. Subire delle perdite a causa dell’avanzamento degli e-commerce non vorrà dire abbassare definitivamente la saracinesca, ma piuttosto uniformarsi al cambiamento e alle abitudini dei consumatori.

Trovare un compromesso ibrido tra vendita al dettaglio e digitale, vorrebbe dire aprire le porte ad un maggiore guadagno. Decidere di avere esclusivamente un negozio online, assottiglierebbe totalmente spese e tasse di un negozio fisico necessitando solo di spese di magazzino per la merce. Con un’attenta analisi di mercato e di gestione interna, i risultati potrebbero rivelarsi straordinari.

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Redazione Radici

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