Principale Attualità & Cronaca Castellana Grotte – Saverio de Bellis a capo dell’omonima Fondazione Onlus

Castellana Grotte – Saverio de Bellis a capo dell’omonima Fondazione Onlus

È Saverio de Bellis, giornalista di Castellana Grotte, il nuovo componente del CdA della Fondazione ONLUS Saverio de Bellis.

di Giovanni Mongelli

La nomina è arrivata all’unanimità dall’associazione dei discendenti del noto benefattore e pioniere dell’industria. Il nuovo componente, che sostituisce l’avvocato Virginia Dibello, dimessosi lo scorso febbraio dopo aver portato a compimento il nuovo progetto sociale della fondazione “il Futuro al Centro”, si inserisce nel consiglio di amministrazione attualmente composto dal presidente Daniela de Bellis, insieme al vicepresidente Rosa de Bellis e dai componenti Giulia Pinto e Giandomenico Laera.

Chi è Saverio de Bellis

Una vita poliedrica dedicata al giornalismo, Saverio de Bellis è stato responsabile della comunicazione esterna del Bari calcio per quasi 22 anni, a lungo collaboratore di Gazzetta del Mezzogiorno e Telenorba, ha ricoperto diverse cariche pubbliche e non. Già assessore comunale, poi componente del consiglio di amministrazione della Cassa Rurale ed Artigiana di Castellana Grotte, per una vita ai vertici di Confagricoltura Puglia ed attualmente anche componente del CIV dell’IRCCS de Bellis. Con questa nuova nomina si occuperà anche di minori nella storica istituzione benefica di Castellana Grotte che oggi conta ben quattro strutture educative, ovvero, la comunità educativa per minori, la comunità alloggio per gestanti e/o madri con figli a carico, il centro diurno socio-educativo per minori ed il doppio gruppo appartamenti per adolescenti.

Con elezione di Saverio De Bellis, si è ricomposto il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Onlus “Saverio De Bellis” di Castellana Grotte, dopo le dimissioni del presidente Virginia Dibello.

La Fondazione Onlus “Saverio De Bellis”

L’istituzione benefica castellanese nacque nel 1906 ad opera di Saverio De Bellis che donò alla comunità locale un grande edificio nel quale nacque, già allora, un asilo di infanzia che ha avuto nel tempo una straordinaria evoluzione fino ai tempi attuali. In quel grande edificio – oggi sede della Fondazione – nacque anche l’omonimo ospedale, diventato un prestigioso istituto di ricerca e cura a carattere scientifico di rilevanza nazionale.

La nomina

Saverio De Bellis, con questa nomina, arricchisce ulteriormente il suo curriculum che lo ha visto sempre impegnato in diversi settori di attività: direttore provinciale e regionale della Confagricoltura, giornalista come collaboratore di diverse testate e responsabile per oltre venti anni della comunicazione del Bari Calcio, consigliere comunale di Castellana Grotte, componente dei consigli di amministrazione di molti enti ed organismi pubblici e privati.

“La nomina a consigliere della Fondazione – dice Saverio De Bellis – fatta dalla Associazione dei discendenti del nostro illustre avo, mi ha fatto enorme piacere e va ad aggiungersi alla mia precedente nomina di rappresentante della nostra grande famiglia in seno al Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Istituto di cura e ricerca scientifica. Sento certamente il peso della responsabilità nei confronti di quanti mi hanno voluto designare in due organismi di grande importanza sociale”.

Cosa fa la Fondazione. L’Intervista

La Fondazione gestisce una comunità educativa per minori, un centro socio educativo diurno, una comunità alloggio per gestanti e mamme con bambini a carico e un doppio gruppo di appartamenti per adolescenti. Un impegno gravoso per la gestione.

“Certamente. Lo dimostrano i numeri con i circa quaranta bambini e adolescenti ospitati e i circa trenta dipendenti della Fondazione, tutti collaboratori di grande professionalità e competenza. Il nostro è un impegno complesso e non può essere diversamente: tante e diverse sono le problematiche connesse al recupero recuperoall’assistenza socio- educativa di minori fragili e bisognosi di cure, con tormentate storie familiari alle spalle”.

Virginia Dibello ha lasciato la presidenza dopo sei anni. Cosa succede ora?

“ Tutti i presidenti che si sono susseguiti alla guida dalla istituzione, nei loro momenti storici, hanno conservato e valorizzato i principi che erano alla base della volontà del nostro antenato. Con la sua presidenza, Virginia ha fatto compiere alla Fondazione un forte salto di qualità in termini di crescita organizzativa, di iniziative progettuali, di efficienza, di visibilità e immagine. La nostra istituzione oggi è conosciuta e apprezzata a livello regionale. Virginia ha operato sempre con passione, con tenacia e con un entusiasmo contagioso per quanti si sono avvicinati a questa organizzazione benefica. Il suo è stato un modello sul quale dobbiamo continuare a lavorare

– La nuova presidente è Daniela De Bellis, cosa cambia?

“Ogni presidente dà una sua impronta. Certamente si pone in continuità con il passato. Il dopo Covid ci impone delle riflessioni nuove, che già stiamo elaborando. Daniela è brava e riflessiva, conosce bene l’istituzione stando nel consiglio da tempo. Questa è una garanzia. Come è una garanzia lo spirito di servizio che ho riscontrato, e apprezzo molto, dell’intero consiglio direttivo e di tutta la struttura operativa.In prospettiva mi sembra che, dopo anni di disimpegni, a livello governativo vi sia un risveglio di interesse per le politiche sull’infanzia, anche di quella più difficile. Dobbiamo essere molto vigili per cogliere le nuove opportunità”.

Il ruolo di Saverio De Bellis?

“Spero di portare un contributo di idee in termini di crescita organizzativa e di rapporti con il mondo esterno. Metto a disposizione del Consiglio e di tutta la struttura la mia esperienza di gestione di organismi diversi, ma che hanno anche punti in comune. Per me è una esperienza nuova e stimolante da affrontare con l’intento di onorare la memoria del mio celebre antenato e il mandato fiduciario ricevuto dalla mia famiglia, dai discendenti cioè di Saverio De Bellis. Ma tutto questo con lo scopo prioritario di rispondere al meglio alle aspettative dei tanti bambini che vengono da noi in una fase difficilissima della loro giovane vita. A questo proposito, voglio fortemente sottolineare lo straordinario apporto che quotidianamente arriva alla istituzione da parte di aziende, di associazioni e di privati cittadini con elargizioni di ogni tipo. Una splendida dimostrazione di concreta solidarietà. Mi ha colpito moltissimo”.

L’attività giornalistica prosegue ? E il Bari Calcio?

“Sì, il giornalismo è una mia antica passione. Sono sempre impegnato, meno di ieri ma non posso rinunciare. Il Bari ha fatto parte, in modo pesante, della mia vita: prima da tifoso sempre allo stadio, poi come giornalista e infine come responsabile della comunicazione. Sono decenni di assidua vicinanza al Bari e più in generale alcalcio. Nel mio futuro immediato, c’è tanto da dare alla Fondazione, ma penso anche ad un rilancio dell’impegno giornalistico. Vedremo.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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