Principale Politica Diritti & Lavoro Ecco la squadra americana di matematica che ha battuto quella cinese

Ecco la squadra americana di matematica che ha battuto quella cinese

La foto che vedete potrebbe sembrare solo una curiosità, una chicca simile nel concetto a quella vecchia barzelletta sulla valanga azzurra formata da Ernst Steinmaier, Alois Grunewald, Otto Pichler e dall’austriaco naturalizzato italiano Pasquale Esposito.

Invece  è una plastica rappresentazione della realtà: l’insieme del sistema educativo e formativo americano, che tanto piace ai cretini compulsivi di casa nostra, non funziona più e deve o importare gente preparatasi altrove oppure ricorrere, come in questo caso, all’apporto di comunità in qualche modo autonome dal contesto, con una propria tradizione e spesso scuole separate e gestite in proprio come per l’appunto accade con gli asiatici e con i cinesi in particolare.

Non si tratta per nulla di multiculturalità, ma del fatto che la cultura anglosassone, asserragliata ormai dentro il pensiero unico e i suoi canoni ossessivi di profitto e privatizzazione e con la sua scala di valori, produce proprio questo.

Né si pensi che ciò dimostri – come poteva essere ancora mezzo secolo fa  – che sia la forza di attrazione dell’impero a generare queste situazioni.

Nei cinque anni appena trascorsi 400 mila laureati di origine cinese, quasi sempre tra gli studenti migliori, sono ritornati nell’ex celeste impero.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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