Pollice della mano piegato verso l’interno, quattro dita in alto che si chiudono a coprire il pollice: un gesto appena percettibile e discreto ma che può servire per lanciare una richiesta di aiuto e che tutti dobbiamo saper riconoscere.
Il messaggio, che verrà diffuso via social, è stato registrato in unvideo dai componenti della Commissione e della Consultaprovinciale alle Pari Opportunità unitamente alla Consigliera diParità della Provincia di Taranto, con la partecipazione di Giuditta Pasotto, imprenditrice fiorentina e fondatricedell’associazione GenGle (Genitori sinGle).
Convocata in audizione da Sabrina Pontrelli, presidente dellaCommissione e della Consulta P.O. della Provincia, nelle ultimesedute la Pasotto ha spiegato che si tratta di un segnale ideatodall’associazione Canadian Women’s Foundation e diffuso in Canada nell’aprile 2020 ma che lei ha voluto ri-lanciare in occasione della prima ondata della pandemia durante la quale la casella di posta elettronica della sua associazione è stataletteralmente presa d’assalto da donne in estrema difficoltà.
“Ho trovato questa lodevole iniziativa che si prefissa di diventare un messaggio internazionale d’aiuto e ho deciso di dare il mio impegno a divulgarlo anche in Italia” – ha dichiarato Giuditta Pasotto durante i lavori della Commissione Pari Opportunità – “è un messaggio che, contrariamente a quanto si pensi, non appartiene volutamente alla lingua dei segni, proprio perchè deve essere universalmente riconosciuto e non confuso con niente altro. E’ un segnale chiaro e diretto che non deve indurre nessuno a diventare un supereroe, semplicemente deve attivare un alert in chi assiste al gesto, che deve rivolgersi alle forze dell’ordineattraverso i numeri 1522, il 112 e il 113. Niente di più. Sembrapoco, ma può, in sostanza, significare tanto.”
“Ho accolto con entusiasmo l’invito lanciato da Giuditta Pasotto su Facebook e l’ho prontamente condiviso con le componenti dei due organismi provinciali che presiedo. Quando l’ho contattata non mi aspettavo che mi rispodesse così presto e che accettassedi intervenire alle nostre riunioni” – ha raccontato Sabrina Pontrelli – “sono contenta di aderire alla campagna “Signal for help” perchè si inserisce in un percorso già avviato con i diversi organi preposti ad intervenire in caso di violenza.” “Inoltre – ha precisato la consigliera provinciale – mi piace sempre ricordare che la presenza nella Consulta delle consigliere elette nei diversi comuni del territorio ionico consente di amplificare su tuttal’area provinciale ogni nostra iniziativa.”
“Ringrazio Sabrina Pontrelli per avermi coinvolto in questa iniziativa” – ha dichiarato la Consigliera di Parità Gina Lupo –“ancora una volta abbiamo dimostrato che gli organismi provinciali preposti alle Pari Opportunità stanno lavorando in perfetta sinergia. Si tratta di un percorso su un tema, quello della violenza contro le donne, che abbiamo avviato in occasione dello scorso 25 novembre, quando abbiamo lanciato una campagnasocial “#maipiùsole – chiAMAmi 1522” seguita dall’omonimo convegno. Ricordo, inoltre, il flashmob dello scorso 7 marzo quando, indossando le mascherine con la scritta “Stop alla violenza contro le donne”, istituzioni locali e gente comune,uomini, donne e ragazzi, tutti uniti in una simbolica catena umana, abbiamo lanciato un unico messaggio per dire: ci siamo!
Ma soprattutto – ha concluso l’avvocato Lupo – ringrazio Giuditta Pasotto perchè con questo gesto, nonostante mascherinee distanziamento, ci ricorda che siamo ancora parte di una comunità e che, pertanto, abbiamo l’obbligo morale di aiutarci reciprocamente nei momenti di bisogno.”
Redazione Corriere di Puglia e Lucania