Egr. Direttore,
la storia dell’uomo sulla terra è intessuta di momenti esaltanti e luminosi che si alternano ad altri di depressione e d’oscurità. Il momento storico che oggi stiamo vivendo sembra appartenere a questi ultimi.
L’uomo d’oggi si sente stretto dalla morsa tremenda dell’angoscia, perché ha visto cadere, una dopo l’altra, tutte le speranze e le attese che aveva accarezzato per tanti anni, un’angoscia dovuta alla mancanza del lavoro, all’aumento della povertà, ai disastri naturali come i terremoti, le alluvioni, all’inquinamento dell’ambiente: mari ,fiumi, terreni e della nuova malattia globale il “Coronavirus”. Ma soprattutto un’angoscia dettata dalle mani di uomini, se così possiamo definirli, che nelle guerre uccidono bambini, donne, anziani e innocenti.
A quest’inquietudine esistenziale si associa in questi ultimi tempi anche la paura di una pandemia mondiale, ma anche delle violenze rivoluzionarie in tutte le città dell’Europa e del mondo. Il tutto favorisce il diffondersi di un senso di impotenza, di debolezza e d’incapacità di fronte alla realtà di tutti i giorni.
Eppure,anche in una atmosfera così pesante e minacciosa e intimidatoria aspettiamo con ansia un miglioramento della vita e della nostra società.
Cav. Antonio Guarnieri