Riceviamo dall’associazione “Fabbrica della Cappella” della Madonna della Stella e volentieri pubblichiamo in sintesi un comunicato relativo al Corteo storico, che si svolgerà oggi martedì 23 luglio 2019 con partenza alle ore 20 dalla Cappella della Madonna della Stella di Adelfia Canneto.
Il corteo è, infatti, funzionale alla celebrazione della “Rievocazione dell’arrivo delle reliquie di San Vittoriano con corteo storico” che si celebra il 23 luglio dal 1753. La festa di San Vittoriano non ha una data fissa, invece, ma si rinnova annualmente ogni ultima domenica di Luglio.
“Il Corteo storico celebra la donazione delle reliquie così raccontata negli scritti storici: “Gian Giuseppe Gironda e donna Petronilla Guglielmini, già Principi di Canneto, ma trasferiti a Napoli dopo la vendita del feudo, donarono le reliquie di San Vittoriano alla Chiesa di Maria SS. Della Stella in Canneto di Bari, dove giunsero il 23 luglio 1753, accolte con grande gioia e fede dal popolo e dall’arciprete don Nicola Macina.”
Il Corteo è l’occasione giusta per visitare la bellissima chiesa della Madonna della Stella che sprofonda le sue origini nel 1186 e che nel tempo è stata arricchita da 5 splendidi mausolei settecenteschi della scuola partenopea, in pregiati marmi policromi.”
Ed a proposito, di questo importante monumento, che travalica per importanza i confini regionali, abbiamo chiesto d’illustralo, in breve sintesi, ai nostri lettori a Maria Catalano, storica e critica d’arte, dirigente del Ministero dei Beni Culturali e collaboratrice di questa testata, che così si esprime a proposito della Cappella della Madonna della Stella di Adelfia:
“…E’ la nobildonna Beatrice Stella , guarita da grave malattia, grazie ad intercessione della Vergine, a volere la primitiva cappella, che fonti locali datano intorno alla Pasqua del 1186.
Documentazione vasta ed attendibile, è purtroppo, solo nel XVI sec. nelle cronache di visite arcivescovili. In queste cronache, la Chiesa appare già con il suo attuale aspetto tardo barocco. Una cappella notevole, soprattutto perché arricchita, nel suo interno da 5 splendidi mausolei in pregiati marmi policromi di chiara fattura partenopea.
Ed anche la facciata presenta oltre al portale marmoreo, un finestrone chiaramente tardo barocco ispirato alle architetture sia romane (del Bernini) che della più pugliese Lecce.”
Un evento da non perdere ed una cappella da visitare. Questa testata sarà presente e Vi riferirà, ma credo, cari lettori, che viverla in prima persona sia una cosa diversa e più gratificante.
Gianvito Pugliese