Principale Arte, Cultura & Società Scienza & Tecnologia Liste d’attesa la colpa è dei medici

Liste d’attesa la colpa è dei medici

Ignazio Zullo

Liste d’attesa, Zullo: “Se per il centrosinistra la colpa è dei medici abbia il coraggio di dirlo e di non rimandare la discussione”
Il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo, infastidito dalla richiesta del Pd di rimandare l’argomento all’ordine del giorno del Consiglio

“Le liste d’attesa si allungano per colpa dei medici? E’ questo il pensiero di questa Giunta regionale e della sua maggioranza? Abbiano il coraggio di dirlo! Non si nascondano dietro richieste di rinvio per mascherare la spaccatura che sul tema esiste anche fra di loro. Una spaccatura anche evidente visto che si è giunti in aula con ben due proposte di legge del centrosinistra: quella del consigliere del Pd, Fabiano Amati, e quella del consigliere “La Puglia con Emiliano”, Paolo Pellegrino, mentre è assordante il silenzio sull’argomento dell’assessore alla Sanità, il presidente Emiliano.
Oggi l’argomento era all’ordine del giorno del Consiglio e sarebbe stato interessante sapere quale legge sarebbe stata votata, quale posizione assumeva questa maggioranza su un argomento così delicato per la Sanità pugliese. Del resto, si giungeva in aula dopo aver ascoltato tutte le parti protagoniste: i direttori delle Asl pugliesi, le categorie dei medici, quelle dei malati e chi più ne ha più ne metta.

Noi del centrodestra eravamo e siamo convinti che la colpa non sia dell’attività intramoenia che svolgono i medici, ma dell’atavica carenza degli stessi che durante i turni di lavoro devono non solo effettuare le visite ma coprire tutte le inefficienze di organico all’interno del reparto. Quindi la soluzione è assumere nuovi medici, potenziare il servizio, fermo restando che esistono già nella legge nazionale tutti gli strumenti per sanzionare da parte dei direttore generali i medici “scansafatiche” (che pure esistono, ma non sono la generalità della categoria, anzi!), così come esiste una normativa che tutela l’utente fissando un termine entro il quale il servizio sanitario regionale deve dare una risposta, altrimenti la visita può essere svolta in una struttura privata a carico del servizio pubblico al costo dello stesso ticket.
Di tutto questo il centrosinistra preferisce parlare il 9 ottobre? Sono convinti che tre settimane in più serviranno a fare sintesi? Noi non ci crediamo, ma nell’interesse dei pugliesi lo speriamo”. /comunicato

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