Principale Politica L’Ue prepara una bozza per l’embargo del petrolio russo

L’Ue prepara una bozza per l’embargo del petrolio russo

Benassi: “L’Italia non porrà veti a sanzioni”. Zelensky accusa Germania e Ungheria per l’acquisto di greggio di Mosca. Putin lancia la sfida: “Esporteremo la nostra energia in Asia”

© Olivier HOSLET / POOL / AFP
– Ursula von Der Leyen

L’ipotesi di un ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato ha provocato la reazione di Mosca che ha minacciato di rafforzare le sue difese nella regione, anche con il dispiegamento di armi nucleari.

Da Kiev il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, ha cercato di sgonfiare la polemica sulla mancata visita del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, assicurando che la situazione verra’ risolta tramite i canali diplomatici.

Intanto, il presidente francese Emmanuel Macron ha difeso la sua scelta di non usare la parola ‘genocidio’ per quanto sta avvenendo in Ucraina, sottolineando che “l’escalation verbale non aiuta”.

  •  19:40

    Nel Donbass le prime truppe russe spostate da Kiev

    Le prime truppe russe che avevano lasciato il Nord dell’Ucraina sono ora arrivate nella regione settentrionale del Donbass, nell’Est del Paese, in preparazione della grande offensiva. Lo ha detto una fonte della Difesa Usa alla Cnn. “Hanno già una quantità significativa di forze nella regione”, ha commentato.

  •  19:01

    Le critiche di Zelensky a Ungheria e Germania sull’embargo del gas

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato i Paesi europei che continuano ad acquistare petrolio russo di “guadagnare i loro soldi col sangue di altre persone”.

    In un’intervista alla Bbc, Zelensky ha puntato il dito contro Germania e Ungheria, accusandole di bloccare gli sforzi per arrivare a un embargo sull’export energetico da cui la Russia guadagnerebbe circa 326 miliardi di dollari quest’anno.

    “Alcuni dei nostri amici e partner capiscono che ora è un momento diverso, che non è più una questione di affari e denaro”, ha detto Zelensky da Kiev, “capiscono che è una questione di sopravvivenza”.

    Il presidente ha anche ribadito la richiesta di fornire più armi all’Ucraina, affermando che il suo Paese non sta ricevendo rifornimenti abbastanza velocemente per respingere l’assalto della Russia. “La parola chiave è ‘adesso’” ha aggiunto il leader di Kiev.

  •  18:27

    Londra sanziona altri oligarchi russi soci di Abramovich

    Il Regno Unito ha annunciato il congelamento di beni per un valore di circa 10 miliardi di sterline (12 miliardi di euro) di altri due oligarchi russi, entrambi soci in affari di lunga data del patron del Chelsea, Roman Abramovich. Le sanzioni contro Eugene Tenenbaum, direttore del Chelsea, e David Davidovich portano a 106 il numero totale di oligarchi, familiari e soci sanzionati da Londra da quando la Russia ha invaso l’Ucraina a febbraio.

    Londra ha affermato che il congelamento dei beni – il più grande nella storia del Regno Unito – taglierà le principali fonti di entrate della “macchina da guerra” del presidente russo Vladimir Putin

  •  18:19

    Putin ordina la costruzione di nuovi gasdotti in Siberia

    Il presidente Vladimir Putin ha indicato come la priorità nazionale la realizzazione delle infrastrutture necessarie per riorientare verso i mercati non europei l’export energetico russo.

    “È necessario accelerare l’attuazione di progetti infrastrutturali – ferroviari, oleodotti e porti – che nei prossimi anni consentiranno di reindirizzare le forniture di petrolio e gas da Ovest verso mercati promettenti, a Sud e ad Est”, ha detto Putin parlando a un incontro di governo sulla situazione del settore energetico colpito dalle sanzioni occidentali.

    “Allo stesso tempo, è importante guardare al futuro. Insieme alle compagnie petrolifere e del gas, va elaborato un piano per espandere le infrastrutture di esportazione verso i Paesi dell’Africa, dell’America Latina e della regione Asia-Pacifico“, ha proseguito, “in particolare, è necessario prevedere la costruzione di nuovi oleodotti e gasdotti dai giacimenti della Siberia occidentale e orientale”

  •  18:00

    Il Parlamento ucraino chiede al mondo di riconoscere il “genocidio”

    La Verkhovna Rada ha riconosciuto la guerra condotta dalla Russia contro l’Ucraina come “genocidio”. Il Parlamento ucraino, come riporta l’agenzia Unian, ha adottato una risoluzione che “riconosce come genocidio del popolo ucraino le azioni commesse dalle Forze armate della Federazione russa e dalla sua leadership politica e militare, nell’ultima fase dell’aggressione armata, iniziata il 24 febbraio 2022″.

    Il documento chiede “a Nazioni Unite, Parlamento europeo, Osce, Consiglio d’Europa, l’Assemblea parlamentare della Nato e parlamenti e governi stranieri di riconoscere il genocidio del popolo ucraino e i crimini di guerra commessi dalla Federazione russa”

  •  17:33

    Onu, almeno 1.932 civili uccisi dall’inizio della guerra

    Al 12 aprile erano almeno 1.932 i civili uccisi nella guerra in Ucraina. Lo riferisce l’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, avvertendo pero’ che “le cifre effettive sono considerevolmente più alte“, poiché “la raccolta di informazioni da alcuni luoghi in cui sono in corso intensi combattimenti è ritardata e molte notizie sono ancora in attesa di conferma”. I civili feriti sono almeno 2.589.

  •  17:03

    Putin, serve una nuova strategia energetica fino al 2050

    Entro la metà settembre, il governo della Federazione russa dovrà preparare e adottare una nuova Strategia energetica del Paese per il periodo che va fino al 2050. Lo ha annunciato il presidente russo, Vladimir Putin.

    “Chiedo al governo di tenere conto dei risultati della discussione odierna durante la preparazione della strategia energetica della Russia. Come concordato, il suo orizzonte di pianificazione dovrebbe essere esteso fino al 2050. La strategia deve essere approvata entro il 15 settembre di quest’anno”, ha affermato il presidente dopo l’incontro sulla situazione del settore petrolifero e del gas. La strategia in vigore attualmente è fino al 2035.

  •  15:23

    Casa Bianca, le sanzioni sono ”importanti”, metterle in atto

    Gli Stati Uniti hanno preso “gravi sanzioni” contro la Russia e si stanno concentrando sulla loro esecuzione, in particolare sulla lotta contro ogni tentativo di “fuga”. Lo ha assicurato un alto consigliere al presidente Joe Biden.

    “Crediamo di aver preso le sanzioni piu’ importanti, ma la nostra attenzione nei prossimi giorni sarà puntata su rischi di fuga“, ovvero sul metterle in atto e fare in modo che Mosca non le eluda, ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan, durante un simposio.

    Casa Bianca, le sanzioni sono ”importanti", metterle in atto
    © Stefani Reynolds / AFP

    Il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan

  •  15:01

    Kuleba assicura il “grande rispetto per la Germania”

    “L’Ucraina ha un grande rispetto per la Germania. Non siamo interessati a un’escalation, all’aggravamento delle relazioni bilaterali. Sono sicuro che questa situazione” relativa al rifiuto della visita del presidente Frank-Walter Steinmeier “sarà risolta attraverso i canali diplomatici e non danneggerà le relazioni diplomatiche“. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un briefing come riportano i media locali.

  •  14:20

    Putin, orienteremo l’export energetico verso l’Asia

    Le esportazioni di energia russe verso l’Occidente diminuiranno nel prossimo futuro perché è necessario riorientarle verso altri mercati. Questa è la teoria sostenuta dal presidente russo, Vladimir Putin.

    Occorre diversificare le esportazioni. Partiremo dal fatto che nel prossimo futuro l’offerta di risorse energetiche in direzione Ovest sara’ ulteriormente ridotta. Pertanto, è importante consolidare il trend degli ultimi anni: passo dopo passo, riorientare le nostre esportazioni verso i mercati in rapida crescita del Sud e dell’Est. Per fare questo, nel prossimo futuro è necessario identificare le principali infrastrutture e iniziare la loro costruzione“, ha detto Putin in un incontro sulla situazione del petrolio e settore del gas, come riporta Ria Novosti.

  •  14:17

    Intelligence di Kiev, l’obiettivo russo era la presa della capitale

    L’obiettivo iniziale dell’invasione russa in Ucraina era la conquista della capitale Kiev. È quanto afferma l’intelligence ucraina, che sarebbe venuta in possesso dei piani di battaglia russi come riporta l’agenzia Ukrinform.

    “I documenti acquisiti dall’intelligence militare ucraina mostrano le intenzioni degli occupanti di prendere la capitale ucraina. In dettaglio, una formazione ‘Centro’ di truppe russe, che operava nelle direzioni di Chernihiv e Sumy, aveva il compito di conquistare la parte sinistra di Kiev“, si afferma nel comunicato.

    L’informazione sarebbe stata tratta da un ordine di battaglia emesso dal comandante della 96esima brigata di ricognizione russa, ricevuto dal quartier generale della Prima armata corazzata della Guardia del distretto militare ovest.

  •  14:04

    Mosca, incrociatore trascinato in porto per verifiche

    L’incrociatore russo Moskva rimane a galla e sarà rimorchiato in porto: lo ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, aggiungendo che l’equipaggiamento missilistico principale della nave non è stato danneggiato.
    Le condizioni dell’ammiraglia della flotta russa del Mar Nero, che ha un equipaggio di circa 500 membri che sono stati tutti messi in salvo, rimangono poco chiare. La Russia sostiene che ci sono stati incendi localizzati a bordo, che hanno causato la detonazione delle munizioni. “L’incendio è stato contenuto, non ci sono fiamme e sono state interrotte le esplosioni delle munizioni”, ha aggiunto il ministero.
    Maksym Marchenko, governatore di Odesa, ha invece sostenuto, sul suo account Telegram, che la Moskva è stata “seriamente danneggiata”.

  •  13:29

    Kiev, 970 mila ucraini tornati in patria

    Quasi un milione di ucraini che avevano lasciato l’Ucraina nelle settimane iniziali dell’invasione sono rientrati in patria: lo ha reso noto il servizio di frontiera ucraino.
    Sono rientrati circa 970mila ucraini, a un ritmo di 25mila/30mila al giorno. Secondo l’Onu, oltre 4,5 milioni di persone hanno lasciato il Paese dall’inizio della guerra.

  •  13:11

    Cina contro Usa, stop a distorsioni e diffamazione

    La Cina difende la propria posizione, che “definisce obiettiva ed equa”, sulla crisi in Ucraina, e riafferma di essere “dalla parte giusta della storia”, dopo le critiche a Pechino rivolte ieri dalla segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, per le sue posizioni vicine a quelle di Mosca e per la messa in atto di pratiche che “danneggiano ingiustamente” gli interessi di sicurezza nazionale di altri Paesi. “Ci opponiamo fermamente a qualsiasi distorsione e diffamazione della posizione cinese”, ha scandito il portavoce. “La Cina sta svolgendo un ruolo costruttivo sulla questione ucraina”, ha aggiunto Zhao, sottolineando che Pechino si oppone ad “accuse e sospetti infondati” contro la Cina, “per non parlare di pressioni o coercizione. Il tempo”, ha concluso, “alla fine dimostrerà che la Cina è dalla parte giusta della storia”.

  •  13:04

    Peskov, se gli Usa volessero la pace non fornirebbero le armi

    Gli Stati Uniti potrebbero smettere di fornire armi all’Ucraina se volessero la pace in Europa. Lo ha dichiarato alla stampa il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
    Se gli americani avessero “il desiderio di promuovere la pace e la stabilità nel continente europeo”, non fornirebbero armi a Kiev e “incoraggerebbero l’Ucraina a soddisfare le condizioni che sono state formulate molto chiaramente dalla Federazione russa”, ha sottolineato Peskov citato dalla Tass.
    Ieri, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato la decisione di fornire a Kiev altri 800 milioni di dollari in assistenza militare.

  •  12:57

    Mosca, spari su una postazione di frontiera russa nella regione di Bryansk

    Il dipartimento di frontiera russo ha reso noto che una postazione di frontiera nella regione di Bryansk, al confine con l’Ucraina, è stato colpito dal fuoco nemico, ma che nessuno è rimasto ferito. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa Tass.

  •  12:45

    Mosca apre inchiesta sulle torture ai militari russi

    Il Comitato investigativo russo ha aperto diversi procedimenti penali per indagare su presunti casi di tortura a cui sarebbero stati sottoposti i soldati russi in Ucraina. Lo ha reso noto lo stesso Comitato sul canale Telegram.
    Secondo gli investigatori russi, alcuni militari sono stati catturati dalle forze ucraine nelle regioni di Zaporizhzhia e Mykolaiv e trattenuti per 10 giorni: i soldati “sono stati sottoposti a violenze fisiche e torture per costringerli a fornire false spiegazioni sulle reali condizioni della loro detenzione illegale”, si legge nella nota.
    L’inchiesta cercherà di accertare l’identità dei militari ucraini “coinvolti negli abusi”. Una settimana fa, Mosca aveva accusato Kiev di “torture, violenze e intimidazioni” nei confronti dei soldati catturati. Secondo il ministero della Difesa russo, le prove degli abusi “sono ampiamente riportate su Internet” e dai media, ma non sono state condannate dalla comunità internazionale.

  •  12:31

    Cremlino, nessuna novità sulla possibilità di un incontro Putin-Zelensky

    Sul piano sostanziale non ci sono notizie sulla possibilità di un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Vladimir Zelensky, ha detto l’addetto stampa del capo dello Stato russo, Dmitri Peskov.
    Durante una conversazione con i giornalisti a Peskov è stato chiesto di commentare la dichiarazione del ministero degli Esteri turco secondo cui l’incontro dei leader sarebbe “non lontano”. “In linea di principio, non ci sono novità in tal senso. Abbiamo detto che il presidente non ha mai rifiutato un tale incontro in linea di principio, ma servono condizioni adeguate e un testo di documento” di accordo, ha spiegato Peskov.

  •  12:20

    Peskov, non ci sono notizie su prospettive dei colloqui con l’Ucraina

    Al momento non ci sono informazioni sulle prospettive del proseguimento dei colloqui con l’Ucraina in un formato faccia a faccia, la Bielorussia potrebbe diventare la piattaforma favorita. Lo ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.
    “Dal nostro punto di vista, la Bielorussia sarebbe un ottimo posto per i negoziati. Ma sapete che per questo è necessario anche il punto di vista della squadra ucraina”, ha detto Peskov.
    A una domanda chiarificatrice se ci sono informazioni sulla continuazione dei negoziati in presenza, Peskov ha risposto: “No, non ancora”.

  •  12:16

    Mosca, incrociatore non è affondato e le armi non sono state danneggiate

    L’incrociatore russo Moskva “non è affondato” e “l’armamento missilistico principale” a bordo dell’ammiraglia nel mar Nero “non è stato danneggiato nell’incidente”. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, specificando che “l’equipaggio è stato evacuato sulle navi della Flotta del Mar Nero presenti nella zona”.
    “La causa dell’incendio è in corso di accertamento”, ha aggiunto il dicastero assicurando che “le fiamme a bordo sono state contenute”.

  •  12:04

    Di Maio, Finlandia e Svezia sono benvenute se vogliono aderire alla Nato

    “Finlandia e Svezia sono benvenute se vorranno entrare nella Nato”: lo ha affermato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo su Rai1. “La Nato è un’alleanza difensiva, se vorranno entrare sarà una decisione legittima perché sotto l’ombrello Nato si è più al sicuro”.

  •  11:51

    Di Maio, le minacce non ci fermano, preoccupa il negazionismo

    “Non saranno le minacce a intimorire l’azione del governo, mi preoccupa di più il negazionismo”. Lo ha affermato su Rai1 il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

  •  11:49

    Kiev, attacchi russi su tutti i fronti del Donetsk e Lugansk

    Le forze russe stanno sferrando attacchi sull’intera linea del fronte nella regione del Donetsk – dove sono state bombardate Avdiivka, Ocheretynska, Marinka e Toretsk – e continuano a colpire con razzi e mortai la regione di Lugansk, dove “la situazione più difficile è a Zolote”. È quanto si legge nell’ultimo bollettino delle forze armate ucraine.
    Durante la notte, sono continuati i bombardamenti su Kharkiv, dove sono morti almeno quattro civili, e sono in corso combattimenti a Izyum, la città nell’Est controllata dai russi dove si stanno raccogliendo mezzi e uomini destinati all’offensiva nel Donbass. Esplosioni e cannoneggiamenti sono stati segnalati anche nella regione di Kherson, il cui capoluogo è in mano ai russi ma dove, nei giorni passati, gli ucraini avrebbero contrattaccato con successo su alcune posizioni. “La situazione a Mariupol non è cambiata”, conclude il bollettino, “il blocco e i bombardamenti aerei e d’artiglieria continuano. I russi non lasciano uscire le persone dalla città”.

  •  11:41

    Premier Lituania, minaccia russa sul Baltico non è nuova

    La minaccia russa di aumentare le sue truppe nella regione baltica, anche quelli nucleari, non è “una novità”: lo ha detto la primo ministro lituana, Ingrida Simonyte.
    “Che la Russia minacci, non è una novita'”, ha detto ai giornalisti. “Kaliningrad è una zona molto militarizzata, lo è da molti anni ed è nella regione baltica”.
    L’ex presidente russo Dmitry Medvedev ha avvertito che se Svezia e Finlandia si uniranno all’Alleanza Atlantica, la Russia dovrà rafforzare le sue difese nella regione, anche dispiegando armi nucleari.

  •  11:35

    Mosca, distrutti ieri 818 obiettivi militari

    Le forze russe hanno distrutto 818 obiettivi militari ucraini nella giornata di ieri, inclusi 548 che ospitavano personale militare di Kiev. Lo ha dichiarato il portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov, il quale ha poi sottolineato che l’esercito di Mosca, dall’inizio dell’invasione, ha distrutto 131 aerei militari ucraini, 104 elicotteri, 245 sistemi di difesa missilistica e 448 droni. Konashenkov ha poi affermato che, nelle prime ore del mattino, attacchi con “armi di precisione” hanno colpito l’aeroporto di Dnipro e due depositi di armi nelle regioni di Odessa e Donetsk.

  •  11:22

    Lavrov, l’Occidente ha dichiarato una guerra ibrida totale alla Russia

    “L’Occidente ha dichiarato una guerra ibrida totale alla Russia”: lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov.
    “Con il pretesto della crisi ucraina, l’Occidente nel suo insieme ci ha dichiarato una guerra ibrida essenzialmente totale”. E questo, ha detto, accade, “su una varietà di aree, compreso lo spazio dell’informazione”.

  •  11:17

    Ankara lavora a inconto Zelensky-Putin, “in corso negoziati”

    La Turchia sta avendo colloqui con le parti in conflitto in Ucraina e si sta adoperando per organizzare un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky: lo ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu.
    “Stiamo negoziando con le parti e ci stiamo adoperando per organizzare un incontro”, ha detto in un’intervista a NTV.
    Secondo Cavusoglu, lo svolgimento dell’ incontro dipende dal consenso del leader russo. “Dipende dai due leader che dicano ‘sì’, in particolare Putin che dica ‘sì’. E Putin non ha detto ‘no’ all’incontro. A questo proposito, proseguono intensi negoziati tra le due delegazioni”.

  •  11:16

    Viminale, finora giunti in Italia 92.716 i profughi ucraini

    Sono 92.716 i profughi ucraini arrivati finora in Italia: 47.927 donne, 10.566 uomini e 34.223 minori. Rispetto a ieri – informa il Viminale – l’incremento è di 870 ingressi nel territorio nazionale. Le destinazioni principali restano Milano, Roma, Napoli e Bologna.

  •  10:58

    Sequestrati beni dell’oligarca ucraino filo-russo Medvedchuk e sua moglie

    La corte distrettuale di Leopoli ha ordinato il sequestro di 154 beni mobili e immobili appartenenti a Viktor Medvedchuk, leader dell’opposizione filorussa in Ucraina, e a sua moglie Oksana Marchenko. Lo riferisce una nota. Nello specifico sono stati sequestrati “26 veicoli, 30 appezzamenti di terreno, 13 case, 32 appartamenti, 17 parcheggi e uno yacht” oltre a “azioni nel capitale di 25 aziende”.

  •  10:53

    Mosca, altri 134 ucraini si sono arresi a Mariupol

    Altri 134 membri della 36/ma brigata di fanteria di marina ucraina, tra cui 14 ufficiali, si sono arresi alle forze russe a Mariupol, portando a 1.160 il numero totale dei difensori della città che in 24 ore hanno volontariamente deposto le armi. Lo riferisce il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.

  •  10:26

    Podolyak, stallo nei colloqui è sul numero dei Paesi garanti

    Tra le ragioni che hanno portato a uno stallo nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina vi sono le divergenze sul numero di Paesi che dovrebbero ricoprire il ruolo di garanti della sicurezza di Kiev, che Mosca intende limitare. Lo ha spiegato, in un’apparizione televisiva, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak. La Russia ha insistito più volte perché la Bielorussia, sua stretta alleata, figuri tra i Paesi garanti, ipotesi che l’Ucraina rigetta. Sembra invece esserci intesa sul coinvolgimento della Turchia, che continua a muoversi da mediatore neutrale.

  •  09:55

    Medvedev: “Nato Allargata? non si potrà più parlare di un Baltico senza nucleare”

    Se Svezia e Finlandia si uniranno all’Alleanza Atlantica, la Russia dovrà rafforzare le sue difese e non si potrà più parlare di un Baltico “senza nucleare”. Lo ha detto Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, ex presidente russo. Lo riferisce l’agenzia Reuters.
    “Non si potrà più parlare di uno status senza il nucleare per il Baltico: l’equilibrio dovrà essere ripristinato”.

  •  09:41

    Medvedev mette in guardia dall’allargamento della Nato

    La Russia dovrà rafforzare seriamente le forze di terra e della difesa aerea, schierare consistenti forze navali nel Golfo di Finlandia quando Finlandia e Svezia si uniranno alla Nato: lo ha scritto nel suo canale Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev.
    Medvedev, secondo l’agenzia russa Ria Novosti, ha osservato che se Svezia e Finlandia aderiranno alla Nato, la lunghezza dei confini terrestri dell’alleanza con la Federazione Russa sarà più che raddoppiata. E ha avvertito comunque che in caso di adesione la risposta della Russia sarà nel Baltico.

  •  09:15

    Regno Unito, probabili attacchi su Kramatorsk e Kostiantynivka

    Il presidente russo Vladimir Putin continua a essere interessato al Donbass, è probabile che adesso le città di Kramatorsk e Kostiantynivka diventino il bersaglio. Lo rileva l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione sul campo.

  •  09:04

    Vereshchuk, oggi aperti nove corridoi umanitari

    La vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, ha annunciato che oggi saranno aperti nove corridoi umanitari per evacuare i civili dalle aree del Paese sotto attacco russo. Ieri non erano stati aperti corridoi umanitari, ha affermato Vereshchuk, perché “la Russia non è stata in grado di controllare le sue forze sul terreno e osservare i cessate il fuoco stabiliti a livello locale dove le persone erano in fuga”.

  •  08:39

    Kiev, un drone ha distrutto la colonna russa diretta a Izyum

    L’esercito ucraino ha riferito su Twitter che un drone ha distrutto un’intera colonna di mezzi militari russi, diretti a Izyum, che stava attraversando un ponte, fatto nel frattempo saltare da cariche esplosive piazzate dalle forze di Kiev. Izyum, nella regione di Kharkiv, è diventato il punto di raccolta delle forze russe provenienti da altri fronti e destinate a partecipare alla grande offensiva finale nel Donbass. Il profilo Twitter delle forze ucraine ha pubblicato alcune immagini di quelli che sarebbero i resti del ponte e della colonna russa, dalla quale si innalzano alte colonne di fumo.

  •  07:50

    Mosca, missili su Kiev se ci saranno nuovi attacchi in Russia

    La Russia colpirà i centri del potere ucraino a Kiev se verranno compiuti nuovi attacchi a obiettivi nel territorio russo. È l’avvertimento lanciato dal portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov.
    “Vediamo tentativi delle forze ucraine di sabotare e di portare avanti attacchi a strutture in Russia”, ha detto Konashenkov, “se questi episodi proseguono, le forze armate russe saranno costrette a colpire i centri decisionali, anche a Kiev, una cosa dalla quale l’esercito russo si è finora astenuto”.

  •  07:09

    Kiev, tre morti in nuovi bombardamenti su Kharkiv

    La procura regionale di Kharkiv ha riferito che tre civili sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti nei bombardamenti che hanno colpito il distretto di Nemyshlianskyi della seconda città ucraina. Secondo la procura, durante l’ultimo attacco sono stati colpiti edifici residenziali.

  •  06:52

    Usa valutano l’invio di un funzionario di alto livello a Kiev

    Gli Stati Uniti starebbero valutando la possibilità di inviare nei prossimi giorni un funzionario di alto livello a Kiev. Lo rivela il New York Times secondo cui si tratterebbe per l’amministrazione Usa di un segnale di sostegno all’Ucraina nella sua guerra con la Russia.
    Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris hanno entrambi effettuato visite di alto profilo nell’ultimo mese nei paesi confinanti con l’Ucraina. Ma nessun funzionario americano ha ancora visitato pubblicamente l’Ucraina da quando la Russia ha lanciato la sua invasione alla fine di febbraio.
    “È altamente improbabile che il signor Biden o la signora Harris si rechino a Kiev” scrive il giornale citando una persona vicina alle decisioni dell’amministrazione. “I requisiti di sicurezza per il presidente o il vicepresidente in una zona di guerra sono enormi e richiederebbero un numero enorme di personale e attrezzature americane per fare il viaggio”.
    Secondo il giornale si potrebbe trattare di un segretario di gabinetto o un membro anziano dell’esercito.
    Boris Johnson, il primo ministro della Gran Bretagna, ha fatto una visita a sorpresa a Kiev sabato scorso. E mercoledì i presidenti di Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia hanno visitato la capitale ucraina.

  •  06:50

    Zelensky, Russia cerchi la pace o fuori dall’arena mondiale

    La Russia deve veramente dimostrare di cercare la pace altrimenti dovrà lasciare l’arena internazionale per sempre. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ringraziando i suoi soldati. Secondo Zelensky la recente “febbrile attività delle forze russe “non riflette altro che insicurezza e incapacità di sconfiggere l’Ucraina”. “Questa guerra – ha concluso – potrà solo finire con una sconfitta strategica della Russia, prima o poi”.

  •  06:49

    Dipartimento di Stato Usa con Biden, giusto il termine genocidio

    Il Dipartimento di Stato Usa ha difeso la posizione del presidente Joe Biden sul fatto che quello che sta accadendo in Ucraina e’ un genocidio. “Non e’ un incidente”, ha detto la numero tre del Dipartimento Victoria Nuland. “È una decisione intenzionale della Russia, delle sue forze, distruggere l’Ucraina e la sua popolazione civile”, ha aggiunto.
    “Alla fine – ha aggiunto parlando con la Cnn – le parole di Biden saranno dimostrate quando le prove saranno evidenti”.

  •  06:48

    Blinken incontra ministro Esteri egiziano Shoukry

    Il segreterio di Stato Usa, Antony Blinken ha incontrato a Washington il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry. Lo rende noto il dipartimento di Stato. I due hanno discusso di sicurezza, economia e delle priorità regionali, inclusi i diritti umani. Il segretario di Stato e il ministro degli Esteri egiziano hanno anche affontato il tema Ucraina e quello dell’invasione della Russia con le sue crescenti conseguenze globali, inclusa la crescente insicurezza alimentare. AGI

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