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Cambia il confine tra Azerbaigian e Armenia: ora è allineato a ex Unione Sovietica

Accordo storico: il portavoce del Ministero degli Esteri azerbaigiano, Aykhan Hajizada, ha annunciato che l’Armenia ha accettato di restituire all’Azerbaigian, quattro villaggi sul confine condiviso, che erano da tre decenni sotto la sua occupazione. L’Azerbaigian ha affermato che il ripristino dei villaggi è una precondizione vitale per un accordo di pace che ponga fine a più di 30 anni di conflitto tra le due nazioni. Entrambe ex membri dell’Unione Sovietica.

Cambia la linea di confine tra Azerbaigian e Armenia?

L’accordo di venerdì, nel corso di un incontro presieduto dai vice primi ministri di entrambi i paesi, è stato il segno più chiaro dei progressi tra le due parti. Dopo due grandi guerre tra loro, lo slancio si è spostato drammaticamente a favore dell’Azerbaigian lo scorso settembre, quando le sue forze hanno organizzato un’offensiva lampo per riprendere il controllo della regione del Nagorno-Karabakh, dove gli armeni avevano goduto di fatto dell’indipendenza dalla metà degli anni ’90. L’accordo dunque, è stato concordato durante l’ottavo incontro delle commissioni per la demarcazione dei confini, presiedute dal vice primo ministro azerbaigiano Shahin Mustafayev e dal vice primo ministro armeno Mher Grigoryan, riunite lungo la frontiera dei due paesi. Durante l’incontro le commissioni hanno raggiunto un accordo su alcune questioni, inclusa la determinazione del confine lungo la provincia di Gazakh dell’Azerbaigian in linea con il confine che esisteva quando l’Unione Sovietica è crollata. Ciò significa che l’Armenia restituirà all’Azerbaigian i villaggi di Baghanis Ayrum, Aşağı Eskipara, Heyrimli e Kızılhacılı, tutti occupati durante la prima guerra del Karabakh del 1988-1994. Gli insediamenti sono deserti ma sono strategicamente importanti in quanto sono vicini alla principale autostrada dell’Armenia a nord verso il confine con la Georgia, attraverso la quale si svolge gran parte del suo commercio, e al gasdotto attraverso il quale riceve gas dalla Russia. Le coordinate del confine terranno conto delle misurazioni geodetiche sul terreno e saranno firmate entro il 15 maggio. Durante l’incontro le parti hanno inoltre convenuto che, entro il 1 luglio, dovrebbe essere pronto un progetto di regolamento sulle attività congiunte delle commissioni. Accettando di attuare il processo di delineazione del confine basato sulla Dichiarazione di Almaty del 1991, hanno anche raggiunto un consenso sulla continuazione del processo di delineazione del confine in tutte le altre parti del confine, comprese le enclavi e le exclavi.

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