di Viviana Ricci
L’importanza del contatto fisico come gesto di incontro e di reciprocità affettiva.
Il visionario e anticipatore dei tempi Charles Bukowski sottolineò come “una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno e lui ricambia stringendoti più forte”.
A dimostrazione di quanto sostenuto dallo scrittore l’esempio più eclatante nell’impossibilità di abbracciare le persone è stato dato dalla Pandemia Covid – 19.
Le conseguenze legate all’impossibilità di vicinanza e di contatto fisico descritte da molteplici persone intervistate in indagini organizzate post – pandemia hanno comunemente riconosciuto ciò come un’esperienza dolorosa non solo da un punto di vista fisico, bensì anche a livello emozionale e psicologico, tanto da comportare una trasformazione dell’esistenza personale e sociale di ogni singolo individuo.
L’abbraccio ha, quindi, acquisito in questi anni un profondo significato simbolico, in quanto all’interno di questo gesto così semplice è stato possibile convogliarvi tensione, inquietudine, dramma e coraggio e, al contempo, riconoscerlo tra i tipici correlati del comportamento umano.
L’uomo necessita di essere amato, condividere le impressioni personali con gli altri e vivere entro un contesto solidale e di cooperazione.
A tal proposito, si pensi alla Divina Commedia di Dante Alighieri; il protagonista incontrò il suo più caro amico, il musico e cantore Casella, nel Purgatorio e commosso da questo accaduto sentì il bisogno di abbracciarlo per ben tre volte, portandoselo al petto, quasi a camuffare la paura di subire nuovamente il dispiacere di perdere per la seconda volta una persona a cui era molto affezionato.
Anche a livello psicopedagogico, la docente di cattedra Daniela Lucangeli dell’Università degli studi di Padova durante il XVI Convegno Nazionale dell’Istituto di Ortofonologia affermò che l’essere umano è un sistema complesso e che, pertanto, ogni sensazione emotiva è vincolata a qualsivoglia funzione, in quanto non esiste atto psichico senza che vi si percepiscano, consapevolmente o meno, le emozioni.
In altre parole, l’abbraccio è tra le forme di rispetto, amore e appagamento più spontaneo e naturale, che l’uomo non potrebbe mai reprimere, poiché questo andrebbe a svilire la sua umanità.