Principale Ambiente, Natura & Salute Matera, quel mausoleo di pubblico denaro sprecato

Matera, quel mausoleo di pubblico denaro sprecato

Nino Sangerardi

Sembra che nessun ente  locale o provinciale o regionale, da molti anni,  è in grado di ipotizzare apertura e uso di questo edificio  realizzato grazie a soldi pubblici.

Un palazzo stranamente dimenticato  da  gruppi sociali politici e imprenditoriali lucani, senatori e deputati in capo alla Città dei Sassi,  e i non pochi candidati alle elezioni regionali del 21-22 aprile 2024.

Tutt’oggi in via Primo Maggio, zona Paip 1 della capitale europea della cultura(anno 2019),  si osserva un immobile grande quattro mila metri quadri  di superficie coperta e dieci metri in altezza. Il portone d’ingresso e l’area circostante prede di varia erbaccia,degrado ambientale, le strutture fisiche interne e esterne in balìa dell’incuria.

Chi è il proprietario di siffatta costruzione  ideata per essere Centro di formazione professionale?

La Regione Basilicata.

Una vicenda  di investimenti pubblici senza fine cominciata nel lontanissimo due agosto 1994 quando la Giunta regionale( presidente Antonio Boccia e assessore alla Formazione professionale e Cultura Giovanni Carelli)  impegna 12.420.000.000 lire per la fattibilità del progetto redatto dall’Ufficio Territorio di Matera.

Cifra  spacchettata così:  8.200.000.000 lavori a base d’asta,1.000.000.000 impianti tecnologici,400.000.000 arredamento,200.000.000 acquisto suolo,670.000.000 imprevisti e lavori in economia,1.950.000.000 in Iva.

Prevista la messa in opera di tre corpi di fabbrica accostati con destinazione laboratori e aule didattiche,auditorium, bar e portineria, palestra polivalente con spogliatoi e servizi igienici, infermeria e locali di deposito.

Gara d’appalto aggiudicata all’impresa Di Battista Costruzioni srl di Gravina(Bari). Le società Padula Costruzioni spa e Edielle srl di Potenza ricorrono al Tar,  i giudici accolgono l’istanza.

Di conseguenza i vertici regionali assegnano i lavori a Padula e Dielle per l’importo di 5.099.809.949 lire.

Si susseguono varianti e perizia suppletiva e atti aggiuntivi e curatore fallimentare(il Tribunale di Potenza dichiara il fallimento di Padula Costruzioni spa in data 13 giugno 2001) e sopralluoghi e carteggi,  visite dentro e fuori la struttura edificata.

In data 15 maggio 2006 presidente e assessori regionali decidono di ratificare gli “Atti di collaudo dei lavori di costruzione del Nuovo Centro di formazione professionale di Matera”.

Passano gli anni e il 6 febbraio 2012 iniziano le operazioni di “Riparazione e adeguamento funzionale dell’edificio destinato a Formazione professionale”,durata 330 giorni. Sovvenzionamento in capo alla Regione,attuazione di competenza della Provincia di Matera, società esecutrice Joule srl di Crispiano(Taranto), a fronte di 46 partecipanti alla gara, con un ribasso del 14,281%  che determina la somma finale di euro 1.081.977,00.

Un Centro di formazione incompiuto che nel corso dell’ultimo decennio è stato oggetto di diversi suggerimenti d’uso. Non concretizzati.

Per esempio :

-il 13 agosto 2013 l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Luca Braia(Pd) afferma che “ Nel fabbricato ubicato in zona Paip di Matera sarà ospitato,oltre al Centro di Formazione Professionale anche l’Istituto professionale per l’industria e l’artigianato Leonardo da Vinci. La Giunta ha autorizzato  la modifica della destinazione d’uso dell’immobile ed ha disposto che la Provincia di Matera potrà destinare parte del contributo regionale già concesso di 2,6 milioni di euro alla realizzazione delle opere necessarie ad ospitare la nuova sede dell’Istituto Leonardo da Vinci” ;

-Il 13 maggio 2019 durante il convegno “5G e mondo delle imprese,come cambia lo scenario”  organizzato a Matera ,a cui partecipa il Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio(M5S), il Sottosegretario allo sviluppo economico Mirella Liuzzi(M5S) sostiene : “A Matera sono in arrivo ben 15 milioni di euro dal Governo per lo sviluppo delle tecnologie emergenti… Sono in via di definizione degli accordi attuativi a fronte di un progetto condiviso tra Mise e Comune di Matera.Questa concertazione porterà alla creazione di un polo di trasferimento tecnologico che sorgerà presso un ex Centro di formazione professionale messo a disposizione dalla Provincia  e mai entrato in funzione che si trova nella Zona Paip di Matera” ;

Il 19 marzo 2019 il senatore Saverio De Bonis( Gruppo Misto) tramite interrogazione chiede al Ministro dello Sviluppo Economico “ se voglia sollecitare le Istituzioni locali competenti affinché possa essere utilizzato al più presto questo edificio(Centro per la formazione professionale Paip Matera,ndr) che comincia a presentare segni di degrado, per le tante attese attività  e, soprattutto, perché non avvenga l’ennesimo spreco di spesa pubblica in una città che continua a lamentare la carenza di strutture da adibire alle molteplici attività in attesa”.

La risposta del Ministro? Non è dato sapere.

Per concludere, si è al cospetto di un trentennale esempio– in questa Basilicata(ricchissima di petrolio e gas) sempre più abbandonata dalle giovani menti migliori — di impiego non produttivo dei pubblici finanziamenti.

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